Più di 2700 ricercatori francesi stanno presentando una candidatura collettiva alla presidenza della locale autorità di valutazione della ricerca pubblica (HCERES) allo scopo di “riappropriarsi del controllo e del senso del proprio lavoro”, nella convinzione che la valutazione della ricerca non spetti all’uso privato di un’autorità amministrativa particolare, bensì all’uso pubblico della ragione come si svolge, collettivamente, nella comunità degli studiosi nel suo insieme. Ecco la traduzione italiana della versione francese del loro manifesto Candidature collective à la présidence du HCERES., ora ripubblicata anche su Roars.

“In difesa dell’autonomia della ricerca e della didattica”

Pievatolo
2020-01-01

Abstract

Più di 2700 ricercatori francesi stanno presentando una candidatura collettiva alla presidenza della locale autorità di valutazione della ricerca pubblica (HCERES) allo scopo di “riappropriarsi del controllo e del senso del proprio lavoro”, nella convinzione che la valutazione della ricerca non spetti all’uso privato di un’autorità amministrativa particolare, bensì all’uso pubblico della ragione come si svolge, collettivamente, nella comunità degli studiosi nel suo insieme. Ecco la traduzione italiana della versione francese del loro manifesto Candidature collective à la présidence du HCERES., ora ripubblicata anche su Roars.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1032926
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