Il fine vita come spazio libero dal diritto penale

Il significato più profondo e interessante per il penalista, delle pronunce della Corte costituzionale ord. 24 ottobre 2018, n. 207 e sent. 25 settembre 2019, n. 242 - con le quali è stato ritenuto legittimo, a condizioni molto restrittive, il ricorso al suicidio medicalmente assistito, in deroga all'art.580 c.p. - si coglie forse osservando come la Corte medesima abbia nella sostanza attribuito all'art.580 c.p., al fine di ritenerlo in linea di principio costituzionalmente adeguato, una ratio di tutela che implica, al tempo stesso, un preciso limite di tipicità della fattispecie criminosa di aiuto al suicidio. Le condotte di aiuto al morire di carattere medico vengono collocate, dunque, in uno spazio a priori libero dal diritto penale, dove piuttosto deve operare (a tutela delle situazioni di vulnerabilità) un altro tipo di diritto, duttile e gentile, che si esprime mediante procedure.