Il cinema dei primi anni Settanta segna un grande revival della materia boccacciana, e nei molti film di ambientazione medievale il recupero di un mondo chiassoso e spontaneo si contrapponeva ai tanti vizi della modernità, offrendo una comoda satira dell’Italia benpensante e nazionalpopolare del boom, con la connessa dose di ipocrisia e perbenismo. Ben presto un tale straniamento temporale, combinato all’autorità indiscussa del modello, aprì la strada a sboccate variazioni sul tema, dando origine a quanto viene oggi etichettato filone boccaccesco e ‘decamerotico’. L’ammiccamento licenzioso, gli spunti goliardici, la riduzione dei personaggi a macchiette da avanspettacolo, costituivano fattori di sicuro successo col grande pubblico, e inducevano i produttori a sfruttare a fondo questa moda, che poteva contare anche sulla rinnovata fortuna di un altro filone medievale, quello avventuroso e picaresco. Il presente saggio ne fornisce una panoramica, soffermandosi sulla componente dialettale ed espressionistica nelle sceneggiature, in rapporto alle fonti narrative boccacciane.
La componente dialettale nella commedia all'italiana di ambientazione medievale: uso e abuso del modello boccacciano
M. Zaccarello
2016-01-01
Abstract
Il cinema dei primi anni Settanta segna un grande revival della materia boccacciana, e nei molti film di ambientazione medievale il recupero di un mondo chiassoso e spontaneo si contrapponeva ai tanti vizi della modernità, offrendo una comoda satira dell’Italia benpensante e nazionalpopolare del boom, con la connessa dose di ipocrisia e perbenismo. Ben presto un tale straniamento temporale, combinato all’autorità indiscussa del modello, aprì la strada a sboccate variazioni sul tema, dando origine a quanto viene oggi etichettato filone boccaccesco e ‘decamerotico’. L’ammiccamento licenzioso, gli spunti goliardici, la riduzione dei personaggi a macchiette da avanspettacolo, costituivano fattori di sicuro successo col grande pubblico, e inducevano i produttori a sfruttare a fondo questa moda, che poteva contare anche sulla rinnovata fortuna di un altro filone medievale, quello avventuroso e picaresco. Il presente saggio ne fornisce una panoramica, soffermandosi sulla componente dialettale ed espressionistica nelle sceneggiature, in rapporto alle fonti narrative boccacciane.File | Dimensione | Formato | |
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