Nel secolare esercizio della lettura di singoli canti della Commedia è topico ammettere in via preliminare aspetti come la parzialità della ricognizione bibliografica e la difficoltà di prendere posizione su questioni ampiamente dibattute in base a varie incertezze interpretative: nel caso del canto in questione non c’è alcuna retorica. L’accumulo e incrocio di diversi riferimenti (biblici, liturgici, storici, letterari) fa del canto XXXII uno dei più complessi e controversi dell’intero poema, con interpreti e commentatori attestati su posizioni spesso antitetiche nell’interpretazione allegorica dei vari simboli disseminati nel testo. Tali simboli interagiscono tanto nel livello interno alla sacra rappresentazione che si dispiega davanti agli occhi del pellegrino, quanto nel più ampio sistema referenziale che il poema intrattiene con la storia e la cronaca di fatti contemporanei a Dante.
Nel giardino dei simboli: lettura del canto XXXII del "Purgatorio"
zaccarello
2020-01-01
Abstract
Nel secolare esercizio della lettura di singoli canti della Commedia è topico ammettere in via preliminare aspetti come la parzialità della ricognizione bibliografica e la difficoltà di prendere posizione su questioni ampiamente dibattute in base a varie incertezze interpretative: nel caso del canto in questione non c’è alcuna retorica. L’accumulo e incrocio di diversi riferimenti (biblici, liturgici, storici, letterari) fa del canto XXXII uno dei più complessi e controversi dell’intero poema, con interpreti e commentatori attestati su posizioni spesso antitetiche nell’interpretazione allegorica dei vari simboli disseminati nel testo. Tali simboli interagiscono tanto nel livello interno alla sacra rappresentazione che si dispiega davanti agli occhi del pellegrino, quanto nel più ampio sistema referenziale che il poema intrattiene con la storia e la cronaca di fatti contemporanei a Dante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.