Il saggio esplora il legame tra letteratura, fotografia, e proiezione della pulsione di morte attraverso l'indagine di alcune convergenze tra l'opera poetica di Sylvia Plath e quella fotografica di Francesca Woodman. Radicandosi su teorie psicoanalitiche e iconografiche, l'analisi dei testi di Plath e dello stile artistico di Woodman rivela che esse condividono non solo una tensione verso la cancellazione del proprio soggetto, ma anche una predilezione per il tema dello specchio e, di conseguenza, per la catartica rifrazione del sé nell'opera d'arte.

Rifrazioni tanatografiche dell'Io tra pratica poetica e fotografia: Sylvia Plath e Francesca Woodman

Carmen Bonasera
2019-01-01

Abstract

Il saggio esplora il legame tra letteratura, fotografia, e proiezione della pulsione di morte attraverso l'indagine di alcune convergenze tra l'opera poetica di Sylvia Plath e quella fotografica di Francesca Woodman. Radicandosi su teorie psicoanalitiche e iconografiche, l'analisi dei testi di Plath e dello stile artistico di Woodman rivela che esse condividono non solo una tensione verso la cancellazione del proprio soggetto, ma anche una predilezione per il tema dello specchio e, di conseguenza, per la catartica rifrazione del sé nell'opera d'arte.
2019
Bonasera, Carmen
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1045721
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