In occasione della recentissima emanazione di una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, intervenuta sul tema della coltivazione di piante stupefacenti, il saggio ripercorre criticamente l'evoluzione che la disciplina riguardante possibili forme di consumo di sostanze stupefacenti ha fatto registrare negli ultimi anni, grazie alla elaborazione della giurisprudenza, nella direzione di un ammorbidimento e di una riduzione dell'ambito applicativo dei precetti penali posti dal testo unico corrente in materia. Particolare attenzione è dedicata alla condotta di coltivazione quando organizzata in forma domesitca od orientata comunque ad essecondare l'intento del coltivatore di fare mero consumo delle sostanze prodotte. Col ridurre ulteriormente l'ambito di configurabilità del reato di coltivazione di piante stupefacenti, l'ultima sentenza delle Sezioni Unite rimette in discussione alcuni assetti che al riguardo erano stati definiti negli anni scorsi, sollevando al contempo la questione dell'efficacia intertemporale della più recente pronuncia rispetto ai fatti già commessi, siano stati o meno definiti con sentenza passata in giudicato. Sotto questo punto di vista, il lavoro si sofferma sulle riflessioni che hanno investito il tema dell'operatività delle garanzie di retroattività legate al fenomeno dell'abolitio criminis, anche quando questa segua all'emanzione di pronunciamenti dell'autorità giudiziaria.

"Eppur si muove" (qualcosa). Sussulti giurisprudenziali e assestamenti dei divieti di impiego di sostanze stupefacenti

Domenico Notaro
2020-01-01

Abstract

In occasione della recentissima emanazione di una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, intervenuta sul tema della coltivazione di piante stupefacenti, il saggio ripercorre criticamente l'evoluzione che la disciplina riguardante possibili forme di consumo di sostanze stupefacenti ha fatto registrare negli ultimi anni, grazie alla elaborazione della giurisprudenza, nella direzione di un ammorbidimento e di una riduzione dell'ambito applicativo dei precetti penali posti dal testo unico corrente in materia. Particolare attenzione è dedicata alla condotta di coltivazione quando organizzata in forma domesitca od orientata comunque ad essecondare l'intento del coltivatore di fare mero consumo delle sostanze prodotte. Col ridurre ulteriormente l'ambito di configurabilità del reato di coltivazione di piante stupefacenti, l'ultima sentenza delle Sezioni Unite rimette in discussione alcuni assetti che al riguardo erano stati definiti negli anni scorsi, sollevando al contempo la questione dell'efficacia intertemporale della più recente pronuncia rispetto ai fatti già commessi, siano stati o meno definiti con sentenza passata in giudicato. Sotto questo punto di vista, il lavoro si sofferma sulle riflessioni che hanno investito il tema dell'operatività delle garanzie di retroattività legate al fenomeno dell'abolitio criminis, anche quando questa segua all'emanzione di pronunciamenti dell'autorità giudiziaria.
2020
Notaro, Domenico
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Descrizione: Sussulti giurisprudenziali e assistamenti dei divieti di impiego di stupefacenti
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