Il lavoro di ricerca «Modelli economico-patrimoniali per il Bilancio e la Contabilità di Stato», inserito all’interno del più vasto programma «Analisi economico-aziendale delle prospettive di cambiamento dei sistemi di Contabilità e di Bilancio dello Stato in Italia», si propone di individuare le logiche e le metodologie meglio dirette a guidare l’impianto tecnico-contabile nazionale ed in particolare la formulazione del bilancio dello Stato, tenendo di conto i principi e le metodologie seguite, ieri e oggi, in altri Paesi. Il progetto ha avuto ad oggetto l’analisi dello svolgimento teorico-dottrinale intorno al dibattito sulla definizione e sul perfezionamento dei sistemi contabili dello Stato e, congiuntamente, si è soffermato sulle più significative esperienze contabili che hanno accompagnato il dibattito scientifico nel corso di un arco temporale molto ampio, da epoche che precedono l’Unità d’Italia (sono state considerate persino esperienze realizzate in ambito pubblico risalenti al Trecento), agli anni a noi contemporanei. Carattere comune di tutte le epoche considerate è stato il tentativo di modellare il sistema contabile pubblico in modo da rispondere alle diverse esigenze emerse dal mutare del contesto storico e socio-economico, delle esigenze gestionali e dell’approccio con cui le autorità politiche ed amministrative hanno affrontato il problema, in virtù del fatto che ogni buon sistema è basato su scelte adeguate ai fini che gli vengono assegnati. Con questa affermazione, tuttavia, non si vuole disconoscere l’unitarietà di una sistematica amministrativa e contabile per i soggetti, tanto pubblici, quanto privati, sebbene in presenza di specificità tecniche o metodologiche. In epoche a noi molto vicine, infatti, ha prevalso un approccio tale per cui il soggetto pubblico doveva rispondere ad esigenze istituzionali, sociali, di welfare, anche assistenziali, (in tutta Europa si parla per l’appunto di Stato sociale e del benessere), in virtù delle quali la sfera privata, la cui valenza era prettamente di stampo economico-aziendale, era da considerarsi subordinata e, in un certo senso, quasi strumentale a quella pubblica.

La contabilità dello Stato come oggetto di indagine

ANSELMI, LUCA
2006-01-01

Abstract

Il lavoro di ricerca «Modelli economico-patrimoniali per il Bilancio e la Contabilità di Stato», inserito all’interno del più vasto programma «Analisi economico-aziendale delle prospettive di cambiamento dei sistemi di Contabilità e di Bilancio dello Stato in Italia», si propone di individuare le logiche e le metodologie meglio dirette a guidare l’impianto tecnico-contabile nazionale ed in particolare la formulazione del bilancio dello Stato, tenendo di conto i principi e le metodologie seguite, ieri e oggi, in altri Paesi. Il progetto ha avuto ad oggetto l’analisi dello svolgimento teorico-dottrinale intorno al dibattito sulla definizione e sul perfezionamento dei sistemi contabili dello Stato e, congiuntamente, si è soffermato sulle più significative esperienze contabili che hanno accompagnato il dibattito scientifico nel corso di un arco temporale molto ampio, da epoche che precedono l’Unità d’Italia (sono state considerate persino esperienze realizzate in ambito pubblico risalenti al Trecento), agli anni a noi contemporanei. Carattere comune di tutte le epoche considerate è stato il tentativo di modellare il sistema contabile pubblico in modo da rispondere alle diverse esigenze emerse dal mutare del contesto storico e socio-economico, delle esigenze gestionali e dell’approccio con cui le autorità politiche ed amministrative hanno affrontato il problema, in virtù del fatto che ogni buon sistema è basato su scelte adeguate ai fini che gli vengono assegnati. Con questa affermazione, tuttavia, non si vuole disconoscere l’unitarietà di una sistematica amministrativa e contabile per i soggetti, tanto pubblici, quanto privati, sebbene in presenza di specificità tecniche o metodologiche. In epoche a noi molto vicine, infatti, ha prevalso un approccio tale per cui il soggetto pubblico doveva rispondere ad esigenze istituzionali, sociali, di welfare, anche assistenziali, (in tutta Europa si parla per l’appunto di Stato sociale e del benessere), in virtù delle quali la sfera privata, la cui valenza era prettamente di stampo economico-aziendale, era da considerarsi subordinata e, in un certo senso, quasi strumentale a quella pubblica.
2006
Anselmi, Luca
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/104969
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact