L'emergenza Coronavirus ha messo in luce le criticità preesistenti nella scuola e nel rapporto scuola-famiglia, ma anche gli stereotipi e i pregiudizi propri del mondo degli adulti nei confronti degli adolescenti. La circostanza dell’emergenza sanitaria, dunque, potrebbe essere un’occasione utile per comprendere meglio il loro mondo, soprattutto quello legato al virtuale. Il virtuale, del resto, non nasce certo con l’avvento della rete, ma è sempre esistito. Esso non è altro che la capacità creativa propria degli uomini di abitare, accanto a quella concreta e oggettiva e a quella soggettiva, interna e in parte ineffabile, una terza dimensione di esistenza, intermedia e paradossale, reale e non reale insieme, definita dall’illusione. L’illusione non è intesa affatto, in questa accezione, come sinonimo di inganno, bensì come il suo opposto. L’illusione che sovrintende la realtà virtuale dei nuovi media, infatti, non deve essere considerata in alternativa, ma in parallelo, esattamente come accade con altri e precedenti media, a partire dal libro: un mediatore, anch'esso, di cui si usufruisce in solitudine e che regola relazioni a distanza.

Emergenza pandemia: il fragile coraggio degli adolescenti

Maria Antonella Galanti
2020-01-01

Abstract

L'emergenza Coronavirus ha messo in luce le criticità preesistenti nella scuola e nel rapporto scuola-famiglia, ma anche gli stereotipi e i pregiudizi propri del mondo degli adulti nei confronti degli adolescenti. La circostanza dell’emergenza sanitaria, dunque, potrebbe essere un’occasione utile per comprendere meglio il loro mondo, soprattutto quello legato al virtuale. Il virtuale, del resto, non nasce certo con l’avvento della rete, ma è sempre esistito. Esso non è altro che la capacità creativa propria degli uomini di abitare, accanto a quella concreta e oggettiva e a quella soggettiva, interna e in parte ineffabile, una terza dimensione di esistenza, intermedia e paradossale, reale e non reale insieme, definita dall’illusione. L’illusione non è intesa affatto, in questa accezione, come sinonimo di inganno, bensì come il suo opposto. L’illusione che sovrintende la realtà virtuale dei nuovi media, infatti, non deve essere considerata in alternativa, ma in parallelo, esattamente come accade con altri e precedenti media, a partire dal libro: un mediatore, anch'esso, di cui si usufruisce in solitudine e che regola relazioni a distanza.
2020
Galanti, MARIA ANTONELLA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1051490
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