Obiettivo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’esercizio terapeutico in acqua in soggetti operati di lesione parziale della cuffia dei rotatori. Lo studio è stato eseguito su un campione di 50 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per lesione parziale della cuffia dei rotatori. Il campione, omogeneo per tipo di lesione e tipo di trattamentio chirurgico, è stato suddiviso in due gruppi, ciascuno di 25 pazienti (l’assegnazione è stata randomizzata): un gruppo ha svolto solo rieducazione in palestra, l’altro gruppo ha eseguito anche idrocinesiterapia in acqua termale. Tutti i pazienti sono stati valutati con Scheda di Constant e valutazione soggettiva secondo Scala V.A.S.: a 2 mesi ed a 6 mesi dall’intervento. I risultati ottenuti, confrontati mediante test “t” di Student, confermano il ruolo fondamentale della rieducazione in acqua della spalla. I pazienti, a cui nel percorso riabilitativo è stato inserito un protocollo di rieducazione in acqua, presentano un recupero più precoce rispetto a coloro che hanno seguito un programma riabilitativo solo in palestra. Dall’analisi dei dati finali risulta, comunque, che alla fine del periodo di riabilitazione ambedue i gruppi hanno ottenuto un buon risultato. Se ne evince che l’attività in acqua agisce come un “acceleratore” del recupero funzionale, con minori costi sociali ed individuali ed, in ultima analisi, una maggiore soddisfazione del paziente.
Ruolo della idrocinesiterapia nella riabilitazione post-chirurgica delle lesioni della cuffia dei rotatori
RAFFAETA', GLORIA;MENCONI, AGNESE;
2006-01-01
Abstract
Obiettivo dello studio è quello di valutare l’efficacia dell’esercizio terapeutico in acqua in soggetti operati di lesione parziale della cuffia dei rotatori. Lo studio è stato eseguito su un campione di 50 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per lesione parziale della cuffia dei rotatori. Il campione, omogeneo per tipo di lesione e tipo di trattamentio chirurgico, è stato suddiviso in due gruppi, ciascuno di 25 pazienti (l’assegnazione è stata randomizzata): un gruppo ha svolto solo rieducazione in palestra, l’altro gruppo ha eseguito anche idrocinesiterapia in acqua termale. Tutti i pazienti sono stati valutati con Scheda di Constant e valutazione soggettiva secondo Scala V.A.S.: a 2 mesi ed a 6 mesi dall’intervento. I risultati ottenuti, confrontati mediante test “t” di Student, confermano il ruolo fondamentale della rieducazione in acqua della spalla. I pazienti, a cui nel percorso riabilitativo è stato inserito un protocollo di rieducazione in acqua, presentano un recupero più precoce rispetto a coloro che hanno seguito un programma riabilitativo solo in palestra. Dall’analisi dei dati finali risulta, comunque, che alla fine del periodo di riabilitazione ambedue i gruppi hanno ottenuto un buon risultato. Se ne evince che l’attività in acqua agisce come un “acceleratore” del recupero funzionale, con minori costi sociali ed individuali ed, in ultima analisi, una maggiore soddisfazione del paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.