La riforma del Titolo V della Costituzione ha inciso anche sulla conformazione e sullo "spessore" costituzionale degli enti locali. Essa, d'altra parte, ha aperto numerose problematiche in ordine ai rapporti delle fonti locali con le fonti statali e con le fonti regionali. L'oggettiva valorizzazione del livello di governo locale e delle sue fonti, infatti, ha indotto molti commentatori a ricostruire in termini correlativamente ampliativi l'autonomia statutaria e regolamentare di comuni e province. La giurisprudenza costituzionale, e soprattutto quella comune, hanno dovuto affrontare tali problemi di rapporti fra fonti (anche con riferimento ai rapporti "interni" fra fonte statutaria e fonte regolamentare locale), utilizzando le tradizionali categrie della gerarchia e della competenza in contesti completamente rinnovati, con esiti non sempre omogenei e convincenti.
La fisionomia delle fonti degli enti locali nella recente giurisprudenza costituzionale e comune
MILAZZO, PIETRO
2006-01-01
Abstract
La riforma del Titolo V della Costituzione ha inciso anche sulla conformazione e sullo "spessore" costituzionale degli enti locali. Essa, d'altra parte, ha aperto numerose problematiche in ordine ai rapporti delle fonti locali con le fonti statali e con le fonti regionali. L'oggettiva valorizzazione del livello di governo locale e delle sue fonti, infatti, ha indotto molti commentatori a ricostruire in termini correlativamente ampliativi l'autonomia statutaria e regolamentare di comuni e province. La giurisprudenza costituzionale, e soprattutto quella comune, hanno dovuto affrontare tali problemi di rapporti fra fonti (anche con riferimento ai rapporti "interni" fra fonte statutaria e fonte regolamentare locale), utilizzando le tradizionali categrie della gerarchia e della competenza in contesti completamente rinnovati, con esiti non sempre omogenei e convincenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.