Da 58 conigli allevati (8 conigli/m2) presso un allevamento biologico certificato e derivati per metà da padre di razza Blu di Vienna (B) e per l’altra metà Fulva di Borgogna (F), furono analizzate le caratteristiche qualitative della carne dell’arto posteriore. I conigli furono alimentati ad libitum con lo stesso mangime biologico delle madri (13,3% PG, 4,0% EE, 14,5% FG e 16,51 MJ EL/kg). Le macellazioni avvennero ad aprile e a luglio, al raggiungimento di un peso vivo medio di 2,8±0,13 kg e comunque dopo le 14 settimane di età. Furono rilevate la composizione chimica, il contenuto di colesterolo e il profilo acidico della carne dell’arto posteriore. I conigli derivati da padre F presentarono carni più mature. La stagione di allevamento estiva aumentò il contenuto proteico e il contenuto dei PUFA della carne e ridusse il contenuto di colesterolo delle stesse. Le femmine presentarono un migliore rapporto n-6/ n-3 ma un più alto livello di colesterolo.
Effetto del tipo genetico paterno, della stagione di macellazione, dell'ordine di parto e del sesso sulle caratteristiche qualitative delle carni di conigli ottenuti secondo il sistema di produzione biologico.
PACI, GISELLA
2006-01-01
Abstract
Da 58 conigli allevati (8 conigli/m2) presso un allevamento biologico certificato e derivati per metà da padre di razza Blu di Vienna (B) e per l’altra metà Fulva di Borgogna (F), furono analizzate le caratteristiche qualitative della carne dell’arto posteriore. I conigli furono alimentati ad libitum con lo stesso mangime biologico delle madri (13,3% PG, 4,0% EE, 14,5% FG e 16,51 MJ EL/kg). Le macellazioni avvennero ad aprile e a luglio, al raggiungimento di un peso vivo medio di 2,8±0,13 kg e comunque dopo le 14 settimane di età. Furono rilevate la composizione chimica, il contenuto di colesterolo e il profilo acidico della carne dell’arto posteriore. I conigli derivati da padre F presentarono carni più mature. La stagione di allevamento estiva aumentò il contenuto proteico e il contenuto dei PUFA della carne e ridusse il contenuto di colesterolo delle stesse. Le femmine presentarono un migliore rapporto n-6/ n-3 ma un più alto livello di colesterolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.