Con la pronuncia delle Sezioni Unite, emanata sul finire del 2019 in tema di coltivazione di piante stupefacenti, si ha l'ennesima manifestazione di interventismo della giurisprudenza, teso a precisare in direzione limitativa l'operatività delle fattispecie in tema di produzione e traffico di sostanze droganti. Sulla coltivazione domestica, in particolare, le Sezioni Unite si erano già pronunciate in passato. Esse seguono rispetto agli orientamenti, formatisi in dottrina e in giurisprudenza, in ordine alla rilevanza penale della coltivazione domestica e alle molteplici proposte per limitare l'ambito di applicazione della fattispecie di coltivazione di piante stupefacenti ai casi di condotte denotanti un limitato sviluppo offensivo, quali quelle svolte in una dimensione individuale e domestica. A commento della sentenza, il lavoro esamina il cambio di orientamento impresso dalla pronuncia in esame, senza peraltro rinunciare ad evidenziare i limiti della soluzione adottata dal Supremo Collegio e l'impatto di questa sulla disicplina della non punibilità per particolare tenuità della coltivazione e sulla qualificazione del prodotto ottenuto dalla pianta.

L'inoffensività "tipica" della coltivazione "domestica" di piante stupefacenti

Domenico Notaro
2020-01-01

Abstract

Con la pronuncia delle Sezioni Unite, emanata sul finire del 2019 in tema di coltivazione di piante stupefacenti, si ha l'ennesima manifestazione di interventismo della giurisprudenza, teso a precisare in direzione limitativa l'operatività delle fattispecie in tema di produzione e traffico di sostanze droganti. Sulla coltivazione domestica, in particolare, le Sezioni Unite si erano già pronunciate in passato. Esse seguono rispetto agli orientamenti, formatisi in dottrina e in giurisprudenza, in ordine alla rilevanza penale della coltivazione domestica e alle molteplici proposte per limitare l'ambito di applicazione della fattispecie di coltivazione di piante stupefacenti ai casi di condotte denotanti un limitato sviluppo offensivo, quali quelle svolte in una dimensione individuale e domestica. A commento della sentenza, il lavoro esamina il cambio di orientamento impresso dalla pronuncia in esame, senza peraltro rinunciare ad evidenziare i limiti della soluzione adottata dal Supremo Collegio e l'impatto di questa sulla disicplina della non punibilità per particolare tenuità della coltivazione e sulla qualificazione del prodotto ottenuto dalla pianta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1056945
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