Il contributo prende spunto da una questione precisa: il mero fatto che una istituzione produca e archivi dei dati è di per sé la prova che questi dati saranno poi utilizzati al fine di accrescere la sua efficienza amministrativa? Il caso presentato è quello delle procedure di produzione e registrazione, da parte della Casa de la Contratación di Siviglia (e poi di Cadice), delle cosiddette “licenze” che presiedevano al controllo dell'emigrazione verso il Nuovo Mondo. Fin dall'inizio del Cinquecento, infatti, la Corona spagnola cercò di obbligare chiunque volesse attraversare l'Oceano a produrre le prove della non appartenenza alle categorie a cui era proibito il viaggio, e a registrare presso il tribunale sivigliano una serie di dati relativi al proprio status e alla propria identità personale. La constatazione del fatto che tali dati, pur archiviati e posseduti dalla Casa, non fossero poi utilizzati in procedure successive (come la verifica della “qualità” delle persone nei cosiddetti processi dei bienes de difuntos), induce l'autore a proporre una lettura alternativa del rapporto tra produzione e conservazione delle informazioni e modernizzazione burocratica, a partire dall'analisi in chiave giurisdizionale delle fonti prodotte da quelle istituzioni ad apparato indistinto che erano le magistrature di Antico Regime.
Archiviare per amministrare? A proposito della produzione e dell’uso della documentazione nell’Impero spagnolo
Alessandro Buono
2020-01-01
Abstract
Il contributo prende spunto da una questione precisa: il mero fatto che una istituzione produca e archivi dei dati è di per sé la prova che questi dati saranno poi utilizzati al fine di accrescere la sua efficienza amministrativa? Il caso presentato è quello delle procedure di produzione e registrazione, da parte della Casa de la Contratación di Siviglia (e poi di Cadice), delle cosiddette “licenze” che presiedevano al controllo dell'emigrazione verso il Nuovo Mondo. Fin dall'inizio del Cinquecento, infatti, la Corona spagnola cercò di obbligare chiunque volesse attraversare l'Oceano a produrre le prove della non appartenenza alle categorie a cui era proibito il viaggio, e a registrare presso il tribunale sivigliano una serie di dati relativi al proprio status e alla propria identità personale. La constatazione del fatto che tali dati, pur archiviati e posseduti dalla Casa, non fossero poi utilizzati in procedure successive (come la verifica della “qualità” delle persone nei cosiddetti processi dei bienes de difuntos), induce l'autore a proporre una lettura alternativa del rapporto tra produzione e conservazione delle informazioni e modernizzazione burocratica, a partire dall'analisi in chiave giurisdizionale delle fonti prodotte da quelle istituzioni ad apparato indistinto che erano le magistrature di Antico Regime.File | Dimensione | Formato | |
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