Alla fine degli anni Trenta alcuni elementi della gioventù universitaria pisana cercarono di inserirsi nel dibattito nazionale sul corporativismo progettando la creazione di un istituto preposto allo studio di tematiche economiche e sociali, dotato di una propria rivista e sponsorizzato dalla locale Scuola di scienze corporative. Protagonisti di questa stagione culturale furono alcuni studenti nelle discipline giuridiche e corporative ospitati presso il noto Collegio “Mussolini” e in collegamento con la rete di giovani intellettuali che faceva capo a Ruggero Zangrandi. Esito principale dell’impegno degli studenti del “Mussolini” in questa fase fu la pubblicazione, dal giugno 1939 all’aprile 1940, della rivista «Civiltà del Lavoro» (così intitolata in omaggio a uno dei miti più in voga nell’immaginario del fascismo rivoluzionario), alla quale furono chiamati a collaborare anche funzionari sindacali e lavoratori dell’industria.

Il "lungo viaggio" dal corporativismo all'autarchia. I giovani intellettuali del Collegio "Mussolini" e la "civiltà del lavoro"

Amore Bianco, Fabrizio
2020-01-01

Abstract

Alla fine degli anni Trenta alcuni elementi della gioventù universitaria pisana cercarono di inserirsi nel dibattito nazionale sul corporativismo progettando la creazione di un istituto preposto allo studio di tematiche economiche e sociali, dotato di una propria rivista e sponsorizzato dalla locale Scuola di scienze corporative. Protagonisti di questa stagione culturale furono alcuni studenti nelle discipline giuridiche e corporative ospitati presso il noto Collegio “Mussolini” e in collegamento con la rete di giovani intellettuali che faceva capo a Ruggero Zangrandi. Esito principale dell’impegno degli studenti del “Mussolini” in questa fase fu la pubblicazione, dal giugno 1939 all’aprile 1940, della rivista «Civiltà del Lavoro» (così intitolata in omaggio a uno dei miti più in voga nell’immaginario del fascismo rivoluzionario), alla quale furono chiamati a collaborare anche funzionari sindacali e lavoratori dell’industria.
2020
Amore Bianco, Fabrizio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1059241
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