Obiettivo del contributo è dimostrare come le immagini giochino un ruolo fondamentale nel processo di formazione dell'atteggiamento filosofico perché permettono di mettere in discussione l'atteggiamento ordinario dall'interno. Si mette in risalto l'intrinseca negatività delle immagini soffermandosi in particolare sulle analisi dedicate da Benjamin e Husserl all'esperienza fotografica. Introducendo la nozione di inconscio ottico, Benjamin sostiene che il rivolgimento riflessivo avvenga nel soggetto fruitore d'immagini in modo inintenzionale. Nonostante Husserl sia il maggiore studioso della sfera intenzionale della coscienza, attraverso il confronto con Benjamin si cerca di mettere in risalto la dimensione inconscia, benché non passiva, implicata dall'idea husserliana del triplo oggetto della coscienza d'immagine. Nella parte finale del testo, si confronta la teoria mimetica della scrittura proposta da Benjamin con la teoria della scrittura proposta da Husserl nel saggio pubblicato postumo da Fink e valorizzato da Derrida, "Sull'origine della geometria".
La dialettica dell'immagine. Benjamin e Husserl sull'ordinarietà della filosofia
MANCA D
2015-01-01
Abstract
Obiettivo del contributo è dimostrare come le immagini giochino un ruolo fondamentale nel processo di formazione dell'atteggiamento filosofico perché permettono di mettere in discussione l'atteggiamento ordinario dall'interno. Si mette in risalto l'intrinseca negatività delle immagini soffermandosi in particolare sulle analisi dedicate da Benjamin e Husserl all'esperienza fotografica. Introducendo la nozione di inconscio ottico, Benjamin sostiene che il rivolgimento riflessivo avvenga nel soggetto fruitore d'immagini in modo inintenzionale. Nonostante Husserl sia il maggiore studioso della sfera intenzionale della coscienza, attraverso il confronto con Benjamin si cerca di mettere in risalto la dimensione inconscia, benché non passiva, implicata dall'idea husserliana del triplo oggetto della coscienza d'immagine. Nella parte finale del testo, si confronta la teoria mimetica della scrittura proposta da Benjamin con la teoria della scrittura proposta da Husserl nel saggio pubblicato postumo da Fink e valorizzato da Derrida, "Sull'origine della geometria".File | Dimensione | Formato | |
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