Tema di questo contributo è il ruolo giocato dalla dimensione dell’immaginario nel processo di ridestamento dell’impulso rivoluzionario a partire dalla condizione di alienazione in cui la coscienza si trova storicamente catapultata. Per affrontare questo problema, si imbocca una via poco solcata, comparando le prospettive di Benjamin e Sartre. Si propone un confronto tra la nozione di inconscio collettivo sviluppata da Benjamin rielaborando un principio di Jung, e l'idea sartriana di una funzione pratica dell'inerte. Si insiste sul fatto che l'impulso rivoluzione si forma in maniera inconscia nella coscienza alienata attraverso la sua dimensione affettiva e immaginifica.
Storicità e immaginario. Benjamin, Sartre e l'impulso rivoluzionario
MANCA D
2017-01-01
Abstract
Tema di questo contributo è il ruolo giocato dalla dimensione dell’immaginario nel processo di ridestamento dell’impulso rivoluzionario a partire dalla condizione di alienazione in cui la coscienza si trova storicamente catapultata. Per affrontare questo problema, si imbocca una via poco solcata, comparando le prospettive di Benjamin e Sartre. Si propone un confronto tra la nozione di inconscio collettivo sviluppata da Benjamin rielaborando un principio di Jung, e l'idea sartriana di una funzione pratica dell'inerte. Si insiste sul fatto che l'impulso rivoluzione si forma in maniera inconscia nella coscienza alienata attraverso la sua dimensione affettiva e immaginifica.File | Dimensione | Formato | |
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