L'incanto della natura. Husserl e il naturalismo "aristotelico" di McDowell

What does “natural” mean in Husserl’s phenomenology? Would it be something of an exaggeration to claim that there is a kind of phenomenological naturalism? To answer these questions, I will compare Husserl’s rediscovery of the “lifeworld” and McDowell’s call for a partial re-enchantment of nature. My aim is to show that the mechanicistic approach to nature criticized by Husserl does not consider organic life as an essential component of nature. However, the Aristotelian idea that a mature human being is a rational animal recaptured by McDowell’s naturalism lets us to think that the first level of an ontology of the lifeworld coincides with a phenomenology of organism.

Che cosa significa "naturale" nella fenomenologia di Husserl? Si potrebbe parlare di naturalismo fenomenologico? L'articolo cerca di rispondere a queste domande comparando il concetto husserliano di mondo della vita con l'istanza, espressa da McDowell, di un parziale re-incantamento della natura. Si mostra come Husserl rischi di non liberarsi sino in fondo dall'approccio meccanicista che tuttavia mette in discussione, nella misura in cui non approfondisce sino in fondo l'idea di una fenomenologia della vita organica, che invece gli permetterebbe di recuperare la prospettiva che McDowell definisce naturalismo aristotelico