Discussione del volume di Geert Roskam: 'Live Unnoticed' (Lathe biosas). On the Vicissitudes of an Epicurean Doctrine. Leiden/Boston: Brill 2007 (Philosophia Antiqua. 111.). Com'è noto, il 'lathe biosas' filosoficamente inteso fu una dottrina tipicamente epicurea, ma, contrariamente a quanto sostiene Roskam, fu declinato dai vari esponenti del Giardino in modi assai differenti. Per i primi discepoli di Epicuro non abbiamo sul tema testimonianze minimamente certe. In particolare, la dottrina politica di Colote non si lascia agevolmente ricondurre all'ideale filosofico epicureo. In Filodemo la concezione positiva o asettica della politica, la funzione sociale ed educativa del filosofo, la collaborazione tra costui e il politico nell'attività di governo e la legittima aspirazione alla gloria da parte del filosofo non possono essere liquidate come semplici «sfumature» dottrinali. Ma il caso più emblematico è quello dell'iscrizione monumentale di Diogene di Eonanda, il cui carattere clamorosamente pubblico e le motivazioni esplicite che ad esso soggiacciono, non appaiono compatibili con l'ideale epicureo di una vita centrata sul benessere individuale e disinteressata alle questioni che agitano la collettività e lo Stato.

Discussione (review article) di G. Roskam, 'Live Unnoticed'. On the Vicissitudes of an Epicurean Doctrine

RANOCCHIA G
2009-01-01

Abstract

Discussione del volume di Geert Roskam: 'Live Unnoticed' (Lathe biosas). On the Vicissitudes of an Epicurean Doctrine. Leiden/Boston: Brill 2007 (Philosophia Antiqua. 111.). Com'è noto, il 'lathe biosas' filosoficamente inteso fu una dottrina tipicamente epicurea, ma, contrariamente a quanto sostiene Roskam, fu declinato dai vari esponenti del Giardino in modi assai differenti. Per i primi discepoli di Epicuro non abbiamo sul tema testimonianze minimamente certe. In particolare, la dottrina politica di Colote non si lascia agevolmente ricondurre all'ideale filosofico epicureo. In Filodemo la concezione positiva o asettica della politica, la funzione sociale ed educativa del filosofo, la collaborazione tra costui e il politico nell'attività di governo e la legittima aspirazione alla gloria da parte del filosofo non possono essere liquidate come semplici «sfumature» dottrinali. Ma il caso più emblematico è quello dell'iscrizione monumentale di Diogene di Eonanda, il cui carattere clamorosamente pubblico e le motivazioni esplicite che ad esso soggiacciono, non appaiono compatibili con l'ideale epicureo di una vita centrata sul benessere individuale e disinteressata alle questioni che agitano la collettività e lo Stato.
2009
Ranocchia, G
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