Il presente lavoro muove dall’analisi di alcune pronunce delle corti costituzionali per dimostrare come il fenomeno della comparazione giuridica sia ncora marginale negli Stati Uniti ed in Europa e come, con l’eccezione del Canada, il fenomeno del dialogo tra le corti costituzionali riguardi principalmente le corti di più recente istituzioni quali la Corte Suprema sudafricana o quelle dei paesi dell’Est Europa. Tuttavia si sostiene che il fenomeno del dialogo tra le corti costituzionali rappresenti un fattore di novità e di grande interesse nel contesto degli studi di diritto costituzionale comparato. Al tempo stesso la consapevolezza dei giudici costituzionali di appartenere ad una più ampia ed «ideale cerchia giudiziale» - la cui esistenza Zagrebeksky ha ritenuto «constatabile» - conferma l’accoglimento di una diversa prospettiva circa il ruolo del giudice costituzionale e la «nuova dimensione» della giustizia costituzionale. Si conclude che in futuro la necessità delle corti di confrontarsi con questioni nuove in tema di tutela dei diritti non potrà che rafforzare questa tendenza soprattutto con riferimento ai temi connessi alla tutela dei cd. diritti di nuova generazione (quali il diritto all’ambiente), così come alle questioni poste dall’avanzamento delle scienze biologiche o dalla diffusione di nuovi strumenti di comunicazione di massa i quali hanno un innegabile riflesso sulle libertà fondamentali, ad esempio, sulla libertà di manifestazione del pensiero, di comunicazione e di corrispondenza.

I giudici costituzionali e la comparazione giuridica

SPERTI, ANGIOLETTA
2006-01-01

Abstract

Il presente lavoro muove dall’analisi di alcune pronunce delle corti costituzionali per dimostrare come il fenomeno della comparazione giuridica sia ncora marginale negli Stati Uniti ed in Europa e come, con l’eccezione del Canada, il fenomeno del dialogo tra le corti costituzionali riguardi principalmente le corti di più recente istituzioni quali la Corte Suprema sudafricana o quelle dei paesi dell’Est Europa. Tuttavia si sostiene che il fenomeno del dialogo tra le corti costituzionali rappresenti un fattore di novità e di grande interesse nel contesto degli studi di diritto costituzionale comparato. Al tempo stesso la consapevolezza dei giudici costituzionali di appartenere ad una più ampia ed «ideale cerchia giudiziale» - la cui esistenza Zagrebeksky ha ritenuto «constatabile» - conferma l’accoglimento di una diversa prospettiva circa il ruolo del giudice costituzionale e la «nuova dimensione» della giustizia costituzionale. Si conclude che in futuro la necessità delle corti di confrontarsi con questioni nuove in tema di tutela dei diritti non potrà che rafforzare questa tendenza soprattutto con riferimento ai temi connessi alla tutela dei cd. diritti di nuova generazione (quali il diritto all’ambiente), così come alle questioni poste dall’avanzamento delle scienze biologiche o dalla diffusione di nuovi strumenti di comunicazione di massa i quali hanno un innegabile riflesso sulle libertà fondamentali, ad esempio, sulla libertà di manifestazione del pensiero, di comunicazione e di corrispondenza.
2006
Sperti, Angioletta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/106375
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