Insieme all’atto di recintare, l’atto di accogliere è tra i gesti fondativi dell’architettura. Aprire un varco in un muro, predisporre dei locali per gli ospiti. Una predisposizione ad accogliere l’altro, a costruire degli spazi per l’altro all’interno del proprio recinto che si riverbera nell’architettura della casa collettiva del Movimento Moderno. Case per tutti che dovevano diventare dei condensatori sociali: accogliere individui per trasformarli in una comunità. L’opera che presentiamo è un omaggio alla più famosa di queste: il Narkonfim di Moisej Ginzurg e Ignatij Milinis.

Visions of Narkomfin

Lanini, Luca
2020-01-01

Abstract

Insieme all’atto di recintare, l’atto di accogliere è tra i gesti fondativi dell’architettura. Aprire un varco in un muro, predisporre dei locali per gli ospiti. Una predisposizione ad accogliere l’altro, a costruire degli spazi per l’altro all’interno del proprio recinto che si riverbera nell’architettura della casa collettiva del Movimento Moderno. Case per tutti che dovevano diventare dei condensatori sociali: accogliere individui per trasformarli in una comunità. L’opera che presentiamo è un omaggio alla più famosa di queste: il Narkonfim di Moisej Ginzurg e Ignatij Milinis.
2020
Lanini, Luca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1069093
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