In questo lavoro è presentato un sistema di classificazione delle fratture pelviche nei piccoli animali, con esame e discussione di 591 casi raccolti presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa dall’anno 1996 all’anno 2006 . Il sistema adottato si basa su una modificazione del sistema di classificazione AO/ASIF, utilizzato in medicina umana e in medicina veterinaria dei piccoli animali per la classificazione delle fratture delle ossa lunghe, e già utilizzato e modificato in studi precedenti. Anche nel nostro caso è stato utilizzato un sistema di classificazione basato su codici composti da numeri e lettere che indicano il sito anatomico, la localizzazione, l’implicazione o meno degli elementi di carico e la gravità della frattura pelvica. I casi sono stati valutati in base ad esami radiologici eseguiti nelle due proiezioni standard, LL e VD, prendendo in considerazione solo i radiogrammi di buona e ottima qualità. Lo scopo di questo studio è stato quello di elaborare un metodo di classificazione che ci ha permesso di poter osservare 221 tipi di fratture pelviche diverse, in parte prese in considerazione singolarmente ed in parte associate fra di loro, applicando 113 combinazioni diverse di siti di frattura. Le fratture pelviche riscontrate più frequentemente sono risultate essere quelle a livello del corpo dell’ileo con 157 casi su 591 (26,56%), considerando sia le fratture del corpo dell’ileo semplici che quelle associate a fratture in siti diversi o a lussazione sacro-iliaca, seguite da quelle acetabolari con 135 casi su 591 (22,84%). La combinazione di fratture che è stata osservata più comunemente è quella della frattura del corpo dell’ileo accompagnata dalla frattura della tavola dell’ischio e dell’osso del pube con 40 casi su 69 (57,97%), che presentavano fratture pelviche in siti diversi combinate fra loro

Fratture pelviche nel cane e nel gatto: classificazione ed esami di 591 casi

CITI, SIMONETTA;
2006-01-01

Abstract

In questo lavoro è presentato un sistema di classificazione delle fratture pelviche nei piccoli animali, con esame e discussione di 591 casi raccolti presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa dall’anno 1996 all’anno 2006 . Il sistema adottato si basa su una modificazione del sistema di classificazione AO/ASIF, utilizzato in medicina umana e in medicina veterinaria dei piccoli animali per la classificazione delle fratture delle ossa lunghe, e già utilizzato e modificato in studi precedenti. Anche nel nostro caso è stato utilizzato un sistema di classificazione basato su codici composti da numeri e lettere che indicano il sito anatomico, la localizzazione, l’implicazione o meno degli elementi di carico e la gravità della frattura pelvica. I casi sono stati valutati in base ad esami radiologici eseguiti nelle due proiezioni standard, LL e VD, prendendo in considerazione solo i radiogrammi di buona e ottima qualità. Lo scopo di questo studio è stato quello di elaborare un metodo di classificazione che ci ha permesso di poter osservare 221 tipi di fratture pelviche diverse, in parte prese in considerazione singolarmente ed in parte associate fra di loro, applicando 113 combinazioni diverse di siti di frattura. Le fratture pelviche riscontrate più frequentemente sono risultate essere quelle a livello del corpo dell’ileo con 157 casi su 591 (26,56%), considerando sia le fratture del corpo dell’ileo semplici che quelle associate a fratture in siti diversi o a lussazione sacro-iliaca, seguite da quelle acetabolari con 135 casi su 591 (22,84%). La combinazione di fratture che è stata osservata più comunemente è quella della frattura del corpo dell’ileo accompagnata dalla frattura della tavola dell’ischio e dell’osso del pube con 40 casi su 69 (57,97%), che presentavano fratture pelviche in siti diversi combinate fra loro
2006
Citi, Simonetta; Caleri, E; DELLA SANTA, D.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/106953
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