I sistemi dunali costieri sono degli ecosistemi di estremo interesse per gli studi ecologici delle comunità vegetali a causa della forte interazione tra i fattori biotici e quelli abiotici che si verifica lungo un gradiente ambientale relativamente corto dalla spiaggia emersa alle zone retrodunali. Il presente lavoro è stato condotto in uno dei sistemi dunali meglio conservati a livello nazionale, più precisamente all’interno del Parco regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli (Toscana). Sono stati effettuati dei transetti perpendicolari alla linea di riva (distanti 100 m tra di loro) e sono stati effettuati dei rilievi della vegetazione impiegando plot di 2m x 2m. I rilievi sono stati classificati in 3 categorie: “front-plots” che includevano la vegetazione erbacea della spiaggia emersa, delle dune embrionali e mobili; “back-plots” che erano rappresentati dalla vegetazione erbacea dei Malcolmietalia e da quella camefitica delle zone interdunali; “temporary slack-plots” costituiti dalla vegetazione erbacea delle zone retrodunali allagate solo per brevi periodi (autunno-inverno). Lo studio ha previsto, oltre ai rilievi della vegetazione, l’analisi di 28 caratteri funzionali (relativi alla foglia, fusto e apparato radicale) di tutte le specie vegetali registrate nei plot e l’indagine di parametri chimico-fisici del suolo. Obiettivi del lavoro erano: (1) verificare se vi era una diversità funzionale tra le diverse tipologie di fitocenosi e come questa variava lungo il gradiente ecologico; (2) testare se vi erano delle correlazioni tra la copertura vegetale, le caratteristiche funzionali e le variabili del suolo analizzate, in particolare il ruolo svolto dai caratteri anatomici; (3) impiegare i risultati ottenuti per sviluppare delle strategie più appropriate di gestione e conservazione dei sistemi dunali costieri. I risultati dell’analisi basata sui valori di CWM (community weighted mean) hanno confermato una diversità funzionale lungo il gradiente mare-terra: le fitocenosi dei front-plots presentano degli adattamenti funzionali alle condizioni estreme di questi habitat (foglie succulente, alti valori di spessore fogliare e bassi valori di LDMC – leaf dry matter content); le comunità dei back-plots, invece, mancano di tali adattamenti. Molto interessanti sono risultate le fitocenosi degli slack-plots in quanto dominate da geofite che adottano di prevalenza una fotosintesi di tipo C4, caratterizzate da foglie anfistomatiche e da abbondante parenchima aerifero nelle radici. L’analisi RLQ e la fourth-corner hanno evidenziato delle forti interazioni tra la copertura vegetale, le caratteristiche funzionali e le variabili del suolo (P < 0.01). Lo status nativa vs. invasiva, la fotosintesi C4, i tricomi fogliari e la presenza di un aerenchima radicale correlano in modo significativo con l’umidità del suolo, il contenuto di sostanza organica e il pH. Questi risultati dimostrano quanto possano essere utili i caratteri anatomici - includendo anche la radice che spesso non viene considerata nelle analisi funzionali – per comprendere la strategia ecologica adottata dalle piante. Infine, si è visto che le specie aliene tendono ad occupare plot con alti livelli di umidità e a evitare le condizioni di aridità estrema. Molto probabilmente, le aliene ritrovate nei sistemi dunali studiati risultano meno adattate e quindi meno competitive negli ambienti costieri più estremi, mentre presentano delle caratteristiche funzionali più associate ad una strategia di tipo acquisitivo. Tali risultati potrebbero essere presi in considerazione per sviluppare delle modalità migliori di gestione dei sistemi dunali costieri, soprattutto per quanto riguarda il trattamento delle aliene.

Strategie funzionali adottate dalle piante dei sistemi dunali costieri: la “riscoperta” dei caratteri morfo-anatomici

Daniela Ciccarelli
;
2020-01-01

Abstract

I sistemi dunali costieri sono degli ecosistemi di estremo interesse per gli studi ecologici delle comunità vegetali a causa della forte interazione tra i fattori biotici e quelli abiotici che si verifica lungo un gradiente ambientale relativamente corto dalla spiaggia emersa alle zone retrodunali. Il presente lavoro è stato condotto in uno dei sistemi dunali meglio conservati a livello nazionale, più precisamente all’interno del Parco regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli (Toscana). Sono stati effettuati dei transetti perpendicolari alla linea di riva (distanti 100 m tra di loro) e sono stati effettuati dei rilievi della vegetazione impiegando plot di 2m x 2m. I rilievi sono stati classificati in 3 categorie: “front-plots” che includevano la vegetazione erbacea della spiaggia emersa, delle dune embrionali e mobili; “back-plots” che erano rappresentati dalla vegetazione erbacea dei Malcolmietalia e da quella camefitica delle zone interdunali; “temporary slack-plots” costituiti dalla vegetazione erbacea delle zone retrodunali allagate solo per brevi periodi (autunno-inverno). Lo studio ha previsto, oltre ai rilievi della vegetazione, l’analisi di 28 caratteri funzionali (relativi alla foglia, fusto e apparato radicale) di tutte le specie vegetali registrate nei plot e l’indagine di parametri chimico-fisici del suolo. Obiettivi del lavoro erano: (1) verificare se vi era una diversità funzionale tra le diverse tipologie di fitocenosi e come questa variava lungo il gradiente ecologico; (2) testare se vi erano delle correlazioni tra la copertura vegetale, le caratteristiche funzionali e le variabili del suolo analizzate, in particolare il ruolo svolto dai caratteri anatomici; (3) impiegare i risultati ottenuti per sviluppare delle strategie più appropriate di gestione e conservazione dei sistemi dunali costieri. I risultati dell’analisi basata sui valori di CWM (community weighted mean) hanno confermato una diversità funzionale lungo il gradiente mare-terra: le fitocenosi dei front-plots presentano degli adattamenti funzionali alle condizioni estreme di questi habitat (foglie succulente, alti valori di spessore fogliare e bassi valori di LDMC – leaf dry matter content); le comunità dei back-plots, invece, mancano di tali adattamenti. Molto interessanti sono risultate le fitocenosi degli slack-plots in quanto dominate da geofite che adottano di prevalenza una fotosintesi di tipo C4, caratterizzate da foglie anfistomatiche e da abbondante parenchima aerifero nelle radici. L’analisi RLQ e la fourth-corner hanno evidenziato delle forti interazioni tra la copertura vegetale, le caratteristiche funzionali e le variabili del suolo (P < 0.01). Lo status nativa vs. invasiva, la fotosintesi C4, i tricomi fogliari e la presenza di un aerenchima radicale correlano in modo significativo con l’umidità del suolo, il contenuto di sostanza organica e il pH. Questi risultati dimostrano quanto possano essere utili i caratteri anatomici - includendo anche la radice che spesso non viene considerata nelle analisi funzionali – per comprendere la strategia ecologica adottata dalle piante. Infine, si è visto che le specie aliene tendono ad occupare plot con alti livelli di umidità e a evitare le condizioni di aridità estrema. Molto probabilmente, le aliene ritrovate nei sistemi dunali studiati risultano meno adattate e quindi meno competitive negli ambienti costieri più estremi, mentre presentano delle caratteristiche funzionali più associate ad una strategia di tipo acquisitivo. Tali risultati potrebbero essere presi in considerazione per sviluppare delle modalità migliori di gestione dei sistemi dunali costieri, soprattutto per quanto riguarda il trattamento delle aliene.
2020
978-88-85915-24-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1070963
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact