L’obiettivo del contributo è quello di tracciare un quadro del plurilinguismo nel mondo del rugby italiano e in particolare di un caso di studio, quello della Benetton Rugby di Treviso, una delle squadre italiane che oggi milita in un campionato transnazionale e che accoglie al proprio interno un nutrito gruppo di giocatori e tecnici di origine non italiana. Attraverso l’analisi quantitativa dei dati dei tesserati della FIR faremo delle proiezioni in termini demo-linguistici per avere alcune indicazioni di massima sul plurilinguismo potenziale all’interno della Federazione. Andremo poi nello specifico andremo ad analizzare il caso della Benetton Rugby di Treviso: tra i giocatori e lo staff della Benetton figurano individui italofoni, non italofoni, di origine straniera ma nati o cresciuti in Italia, di origine italiana ma cresciuti all’estero e poi venuti a giocare in Italia, di origine straniera. In tale contesto prenderemo in esame i repertori linguistici, gli usi linguistici dentro e fuori dal campo e le politiche linguistico-educative della società. L’ipotesi che andremo a verificare è che nonostante la massiccia presenza di numerose lingue nel repertorio linguistico dei giocatori e dei tecnici della Benetton Rugby, frutto della ricchezza linguistica dei Paesi di origine, ma anche delle biografie linguistiche di giocatori e tecnici che hanno giocato e allenato in Paesi diversi, e nonostante l’ampiezza dello spazio linguistico del contesto in cui vivono attualmente, ovvero la città di Treviso, di fatto l’inglese assume una posizione dominante nella comunicazione dentro e fuori dal campo a fianco dell’italiano.
IL RUGBY E IL PLURILINGUISMO: UNA SQUADRA, TANTE LINGUE, L’INGLESE. IL CASO DELLA BENETTON RUGBY
Francesca Gallina
2020-01-01
Abstract
L’obiettivo del contributo è quello di tracciare un quadro del plurilinguismo nel mondo del rugby italiano e in particolare di un caso di studio, quello della Benetton Rugby di Treviso, una delle squadre italiane che oggi milita in un campionato transnazionale e che accoglie al proprio interno un nutrito gruppo di giocatori e tecnici di origine non italiana. Attraverso l’analisi quantitativa dei dati dei tesserati della FIR faremo delle proiezioni in termini demo-linguistici per avere alcune indicazioni di massima sul plurilinguismo potenziale all’interno della Federazione. Andremo poi nello specifico andremo ad analizzare il caso della Benetton Rugby di Treviso: tra i giocatori e lo staff della Benetton figurano individui italofoni, non italofoni, di origine straniera ma nati o cresciuti in Italia, di origine italiana ma cresciuti all’estero e poi venuti a giocare in Italia, di origine straniera. In tale contesto prenderemo in esame i repertori linguistici, gli usi linguistici dentro e fuori dal campo e le politiche linguistico-educative della società. L’ipotesi che andremo a verificare è che nonostante la massiccia presenza di numerose lingue nel repertorio linguistico dei giocatori e dei tecnici della Benetton Rugby, frutto della ricchezza linguistica dei Paesi di origine, ma anche delle biografie linguistiche di giocatori e tecnici che hanno giocato e allenato in Paesi diversi, e nonostante l’ampiezza dello spazio linguistico del contesto in cui vivono attualmente, ovvero la città di Treviso, di fatto l’inglese assume una posizione dominante nella comunicazione dentro e fuori dal campo a fianco dell’italiano.File | Dimensione | Formato | |
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