Con la nascita della psichiatria come disciplina autonoma nell’Ottocento ha inizio in Europa la progettazione e costruzione degli ospedali psichiatrici come luogo esclusivo di cura della malattia mentale. In Italia la storia degli ospedali psichiatrici è fortemente collegata al processo di unificazione statale. La rete dei complessi manicomiali si consolida grazie a due leggi: una del 1865 che assegna alle province l’obbligo di mantenimento dei “poveri mentecatti”, e la legge Giolitti del 1904 che uniforma la struttura giuridico-amministrativa degli ospedali psichiatrici subordinando la cura alla custodia. Dal punto di vista architettonico un ruolo di primo piano è assegnato agli alienisti nelle indicazioni per la costruzione degli asili, dalla posizione isolata alle gerarchie e distinzioni interne (sesso, curabilità, posizione sociale). Dal punto di vista urbanistico gli ospedali psichiatrici sono posizionati in aree extra-urbane e per la complessità delle funzioni sono organizzati come vere e proprie città-altre. Con la legge 180 del 1978 inizia la dismissione della rete manicomiale che pone una serie di questioni sul destino di un ingente patrimonio pubblico che è oggetto di progetti di recupero e riqualificazione ma che in molti casi versa in uno stato di abbandono. With the birth of psychiatry as an autonomous discipline in the nineteenth century, the planning and construction of psychiatric hospitals as an exclusive place to treat mental illness began in Europe. In Italy, the history of psychiatric hospitals is strongly connected with the process of state unification. The network of asylum complexes is consolidated thanks to two laws: one of 1865 which assigns to the provinces the obligation to maintain “poor idiots”, and the Giolitti law of 1904 which standardizes the legal-administrative structure of psychiatric hospitals by subordinating care to custody. From an architectural point of view, a prominent role is assigned to the alienists in providing indications for the construction of asylums, from their isolated position to internal hierarchies and distinctions (sex, curability, social position). From an urbanistic point of view, psychiatric hospitals are located in extra-urban areas and due to the complexity of their functions they are organized as actual other-cities. With the law 180 of 1978, the disposal of the mental hospital network begins, posing a series of questions concerning the destination of a huge public heritage, subject to recovery and redevelopment projects but in many cases lying in a state of abandonment.

Gli ospedali psichiatrici: luoghi eterotopici tra storia e memoria della follia

Sonia Paone;Luigi Pellizzoni
2020-01-01

Abstract

Con la nascita della psichiatria come disciplina autonoma nell’Ottocento ha inizio in Europa la progettazione e costruzione degli ospedali psichiatrici come luogo esclusivo di cura della malattia mentale. In Italia la storia degli ospedali psichiatrici è fortemente collegata al processo di unificazione statale. La rete dei complessi manicomiali si consolida grazie a due leggi: una del 1865 che assegna alle province l’obbligo di mantenimento dei “poveri mentecatti”, e la legge Giolitti del 1904 che uniforma la struttura giuridico-amministrativa degli ospedali psichiatrici subordinando la cura alla custodia. Dal punto di vista architettonico un ruolo di primo piano è assegnato agli alienisti nelle indicazioni per la costruzione degli asili, dalla posizione isolata alle gerarchie e distinzioni interne (sesso, curabilità, posizione sociale). Dal punto di vista urbanistico gli ospedali psichiatrici sono posizionati in aree extra-urbane e per la complessità delle funzioni sono organizzati come vere e proprie città-altre. Con la legge 180 del 1978 inizia la dismissione della rete manicomiale che pone una serie di questioni sul destino di un ingente patrimonio pubblico che è oggetto di progetti di recupero e riqualificazione ma che in molti casi versa in uno stato di abbandono. With the birth of psychiatry as an autonomous discipline in the nineteenth century, the planning and construction of psychiatric hospitals as an exclusive place to treat mental illness began in Europe. In Italy, the history of psychiatric hospitals is strongly connected with the process of state unification. The network of asylum complexes is consolidated thanks to two laws: one of 1865 which assigns to the provinces the obligation to maintain “poor idiots”, and the Giolitti law of 1904 which standardizes the legal-administrative structure of psychiatric hospitals by subordinating care to custody. From an architectural point of view, a prominent role is assigned to the alienists in providing indications for the construction of asylums, from their isolated position to internal hierarchies and distinctions (sex, curability, social position). From an urbanistic point of view, psychiatric hospitals are located in extra-urban areas and due to the complexity of their functions they are organized as actual other-cities. With the law 180 of 1978, the disposal of the mental hospital network begins, posing a series of questions concerning the destination of a huge public heritage, subject to recovery and redevelopment projects but in many cases lying in a state of abandonment.
2020
Paone, Sonia; Pellizzoni, Luigi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1073870
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