L’espressione smart city fa riferimento ad un insieme di strategie volte alla ottimizzazione, miglioramento della efficienza e della innovazione nelle modalità di organizzazione delle città, ed è sempre di più parte integrante di un nuovo immaginario urbano in cui l’utilizzo di nuove tecnologie è presentato come una soluzione per migliorare l’inclusività della città. Ma poco tematizzate sono le ambiguità che si celano dietro la narrazione della città intelligente. Le nuove tecnologie permettono una mappatura sempre più dettagliata e pervasiva dei comportamenti dei soggetti nello spazio urbano. In questo senso la città intelligente, sulla scorta degli studi e del dibattito sulla sorveglianza, può essere letta come un nuovo regime di visibilità. Inoltre, le promesse di inclusione e orizzontalità si scontrano con la estrema frammentazione che caratterizza lo spazio urbano, e la smart city rischia di divenire un ulteriore elemento di cristallizzazione delle differenze, come sta avvenendo ad esempio in India con il programma Smart City Mission, lanciato dal governo indiano nel 2014, e a cui è dedicata la seconda parte dell’articolo.

Great Expectations: note critiche sulla smart city

Sonia Paone
2020-01-01

Abstract

L’espressione smart city fa riferimento ad un insieme di strategie volte alla ottimizzazione, miglioramento della efficienza e della innovazione nelle modalità di organizzazione delle città, ed è sempre di più parte integrante di un nuovo immaginario urbano in cui l’utilizzo di nuove tecnologie è presentato come una soluzione per migliorare l’inclusività della città. Ma poco tematizzate sono le ambiguità che si celano dietro la narrazione della città intelligente. Le nuove tecnologie permettono una mappatura sempre più dettagliata e pervasiva dei comportamenti dei soggetti nello spazio urbano. In questo senso la città intelligente, sulla scorta degli studi e del dibattito sulla sorveglianza, può essere letta come un nuovo regime di visibilità. Inoltre, le promesse di inclusione e orizzontalità si scontrano con la estrema frammentazione che caratterizza lo spazio urbano, e la smart city rischia di divenire un ulteriore elemento di cristallizzazione delle differenze, come sta avvenendo ad esempio in India con il programma Smart City Mission, lanciato dal governo indiano nel 2014, e a cui è dedicata la seconda parte dell’articolo.
2020
Paone, Sonia
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