I briganti sono tutti giovani e belli?

Le costellazioni discorsive e iconografiche che si focalizzano sulla figura del brigante e sul fenomeno del brigantaggio danno forma a un repertorio molto ampio e articolato che, strutturatosi fra Sette e Ottocento, confluisce – il più delle volte senza filtri e mediazioni – nell’immaginario del Novecento e del post-Novecento. Questo repertorio riattiva volta a volta rappresentazioni che si adattano a nuovi circuiti comunicativi e linguaggi come quelli audiovisuali e dei social media nel quadro di in una tensione continua fra politica, letteratura, cultura visuale e crimine. Il numero monografico si focalizza sulla riproposizione e sulla circolazione intermediale, nel contesto italiano più o meno recente, di queste narrazioni costruite su un intreccio inestricabile fra storia e mitografia, e particolarmente debitrici ai codici della untold story, alla melodrammatizzazione del passato e alla morfologia del Robin Hood principle, inserendo questo processo culturale nella cornice della permanente fascinazione globale per la figura dell’eroe fuorilegge.