Come è noto, il codice 106 della Biblioteca Riccardiana di Firenze contiene copia della traduzione delle opere di Archimede eseguita da Iacopo da San Cassiano nella prima metà del XV secolo. Scoperto da James Banker nel 2005, è in larga parte scritto dalla mano di Piero della Francesca. Come è stato dimostrato nell' Archimede Latino (Paris, Le Belles Lettres, 2012), il codice - per quanto riguarda il testo - è copia del manoscritto Urb. Lat. 258 appartenuto a Francesco dal Borgo, architetto e notaio apostolico, cugino di Piero, mentre per quanto riguarda le figure presenta una situazione più complessa. Descriverlo in modo preciso e approfondito vuol dire non solo esaminarlo attentamente, bensì avanzare ipotesi critiche e interpretative.
Piero della Francesca, Francesco dal Borgo e la traduzione di Archimede: la datazione del Riccardiano 106
PIER DANIELE NAPOLITANI
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
;
2020-01-01
Abstract
Come è noto, il codice 106 della Biblioteca Riccardiana di Firenze contiene copia della traduzione delle opere di Archimede eseguita da Iacopo da San Cassiano nella prima metà del XV secolo. Scoperto da James Banker nel 2005, è in larga parte scritto dalla mano di Piero della Francesca. Come è stato dimostrato nell' Archimede Latino (Paris, Le Belles Lettres, 2012), il codice - per quanto riguarda il testo - è copia del manoscritto Urb. Lat. 258 appartenuto a Francesco dal Borgo, architetto e notaio apostolico, cugino di Piero, mentre per quanto riguarda le figure presenta una situazione più complessa. Descriverlo in modo preciso e approfondito vuol dire non solo esaminarlo attentamente, bensì avanzare ipotesi critiche e interpretative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.