A fronte della crisi di una simile concezione della pianificazione, «forte», assertiva, in questi ultimi anni da più parti ne è stata proposta e contrapposta una declinazione «debole», finalizzata (o limitata) a definire una cornice normativa di riferimento e normazione per gli interventi di trasformazione del territorio. Pare in definitiva con ciò prefigurarsi una sorta di possibile «pianificazione senza piani», con l’abbandono di una sua visione teleologica – il piano come azione lineare e ideologicamente orientata verso un assetto predefinito, razionalmente assunto come desiderabile e quindi come obiettivo condiviso di un tracciato procedurale ordinato – a favore di una visione nomologica – mirata ad allestire un sistema di norme tese a regolamentare lo sviluppo e l’organizzazione degli insediamenti mediante la perimetrazione del fattibile e la proibizione di tutto ciò che ne resta escluso. Il contributo costituisce una riflessione sulle potenzialità e le criticità di un simile approccio
Le debolezze della pianificazione debole
Cutini V.
2021-01-01
Abstract
A fronte della crisi di una simile concezione della pianificazione, «forte», assertiva, in questi ultimi anni da più parti ne è stata proposta e contrapposta una declinazione «debole», finalizzata (o limitata) a definire una cornice normativa di riferimento e normazione per gli interventi di trasformazione del territorio. Pare in definitiva con ciò prefigurarsi una sorta di possibile «pianificazione senza piani», con l’abbandono di una sua visione teleologica – il piano come azione lineare e ideologicamente orientata verso un assetto predefinito, razionalmente assunto come desiderabile e quindi come obiettivo condiviso di un tracciato procedurale ordinato – a favore di una visione nomologica – mirata ad allestire un sistema di norme tese a regolamentare lo sviluppo e l’organizzazione degli insediamenti mediante la perimetrazione del fattibile e la proibizione di tutto ciò che ne resta escluso. Il contributo costituisce una riflessione sulle potenzialità e le criticità di un simile approccioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.