L’indagine condotta mira a valutare la rilevanza del principio di precauzione nell'ambito della sicurezza alimentare e nella sua dimensione di strumento a protezione di un interesse vulnerabile come la salute umana. Emerge che l’atteggiamento della comunità internazionale rispetto alla tutela dell’ambiente (ambito in cui il principio si è tradizionalmente affermato) e della salute umana, nell’ottica del principio precauzionale, appare difficilmente riconducibile ad unità. In particolare, la dimensione del principio di precauzione a tutela della salute umana non sembra aver raggiunto la solidità di quella a protezione dell’ambiente, trovandosi in uno stadio di sviluppo e progressiva cristallizzazione: pur se i segnali appaiono incoraggianti, non appare raggiunta la “maggiore età”. Dal lavoro emergono le seguenti conclusioni: 1) il principio precauzionale a tutela della salute umana si va affermando con decisione sul piano statale; 2) esso comincia a trovare conferma nella prassi internazionale stricto sensu, sia in atti multilaterali a contenuto vincolante (implicitamente nell’Accordo SPS; esplicitamente nel Protocollo di Cartagena), che in fori regionali (la Comunità europea); 3) la sua trasformazione in una norma consuetudinaria tradizionale non sembra essere ancora avvenuta ma sembra posssibile inquadrarlo come principio generale di diritto riconosciuto dalle nazioni civili, ai sensi dell’art. 38 Statuto C.I.G.

Il principio di precauzione e la tutela della salute umana: l'esperienza della normativa in tema di sicurezza alimentare

DI FILIPPO, MARCELLO
2006-01-01

Abstract

L’indagine condotta mira a valutare la rilevanza del principio di precauzione nell'ambito della sicurezza alimentare e nella sua dimensione di strumento a protezione di un interesse vulnerabile come la salute umana. Emerge che l’atteggiamento della comunità internazionale rispetto alla tutela dell’ambiente (ambito in cui il principio si è tradizionalmente affermato) e della salute umana, nell’ottica del principio precauzionale, appare difficilmente riconducibile ad unità. In particolare, la dimensione del principio di precauzione a tutela della salute umana non sembra aver raggiunto la solidità di quella a protezione dell’ambiente, trovandosi in uno stadio di sviluppo e progressiva cristallizzazione: pur se i segnali appaiono incoraggianti, non appare raggiunta la “maggiore età”. Dal lavoro emergono le seguenti conclusioni: 1) il principio precauzionale a tutela della salute umana si va affermando con decisione sul piano statale; 2) esso comincia a trovare conferma nella prassi internazionale stricto sensu, sia in atti multilaterali a contenuto vincolante (implicitamente nell’Accordo SPS; esplicitamente nel Protocollo di Cartagena), che in fori regionali (la Comunità europea); 3) la sua trasformazione in una norma consuetudinaria tradizionale non sembra essere ancora avvenuta ma sembra posssibile inquadrarlo come principio generale di diritto riconosciuto dalle nazioni civili, ai sensi dell’art. 38 Statuto C.I.G.
2006
DI FILIPPO, Marcello
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/108503
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact