La cultura orale dei Germani, come quella di numerose civiltà non chirografiche, ha risposto per secoli in modo coerente ai requisiti di trasmissione di valori essenziali (giuridici, mitologici, genealogici, epici, etc.), affidandosi al prestigio della parola pubblica, ufficializzata da figure sociali istituzionalizzate. La comparsa di limitati fenomeni scritturali in quelle culture non ha necessariamente di per sé un carattere di letterarizzazione, come ad esempio mostra la scrittura runica, un sistema grafetico di impiego originariamente epigrafico considerato anteriore all’introduzione dell’alfabeto latino. Eppure, accanto alla scarsità e a una certa laconicità delle più antiche iscrizioni runiche, i Germani hanno lasciato altre tracce di natura complessa e articolata che rivelano una consapevolezza etnica e un pragmatismo culturale assai preziosi. Già dalla fine del 1° secolo, il limes romano-germanico e soprattutto la Germania Inferior, si era dimostrato un territorio ideale come modello di acculturazione prima e di integrazione poi, sistema polivalente di controllo militare e di promozione economica. Fino alla metà del 3° secolo, quest’area divenne il luogo privilegiato per la formazione di nuove aggregazioni sociali barbariche, l’inserimento delle quali nel modello organizzativo romano è alla base di una nuova e inattesa percezione del ‘sacro’. Tale manifestazione, influenzata dai nuovi canoni della devolution chirografica romana, dà ragione del ricco patrimonio epigrafico e iconografico proveniente da quattro province dell’Impero Romano, la Germania Inferior, la Germania Superior, la Gallia Belgica e la Raetia, risultato di complesse rielaborazioni ideologiche operate da comunità di Germani presenti a vario titolo in territori sottoposti al dominio romano. Un patrimonio composto da migliaia di rilievi e statue e da poco più di un migliaio di iscrizioni dedicatorie — in alfabeto e lingua latini — che talvolta le accompagnano, spesso associate a entità divine del mondo germanico.

"Diis deabusque Germanorum"

BATTAGLIA, MARCO
2007-01-01

Abstract

La cultura orale dei Germani, come quella di numerose civiltà non chirografiche, ha risposto per secoli in modo coerente ai requisiti di trasmissione di valori essenziali (giuridici, mitologici, genealogici, epici, etc.), affidandosi al prestigio della parola pubblica, ufficializzata da figure sociali istituzionalizzate. La comparsa di limitati fenomeni scritturali in quelle culture non ha necessariamente di per sé un carattere di letterarizzazione, come ad esempio mostra la scrittura runica, un sistema grafetico di impiego originariamente epigrafico considerato anteriore all’introduzione dell’alfabeto latino. Eppure, accanto alla scarsità e a una certa laconicità delle più antiche iscrizioni runiche, i Germani hanno lasciato altre tracce di natura complessa e articolata che rivelano una consapevolezza etnica e un pragmatismo culturale assai preziosi. Già dalla fine del 1° secolo, il limes romano-germanico e soprattutto la Germania Inferior, si era dimostrato un territorio ideale come modello di acculturazione prima e di integrazione poi, sistema polivalente di controllo militare e di promozione economica. Fino alla metà del 3° secolo, quest’area divenne il luogo privilegiato per la formazione di nuove aggregazioni sociali barbariche, l’inserimento delle quali nel modello organizzativo romano è alla base di una nuova e inattesa percezione del ‘sacro’. Tale manifestazione, influenzata dai nuovi canoni della devolution chirografica romana, dà ragione del ricco patrimonio epigrafico e iconografico proveniente da quattro province dell’Impero Romano, la Germania Inferior, la Germania Superior, la Gallia Belgica e la Raetia, risultato di complesse rielaborazioni ideologiche operate da comunità di Germani presenti a vario titolo in territori sottoposti al dominio romano. Un patrimonio composto da migliaia di rilievi e statue e da poco più di un migliaio di iscrizioni dedicatorie — in alfabeto e lingua latini — che talvolta le accompagnano, spesso associate a entità divine del mondo germanico.
2007
Battaglia, Marco
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/109274
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact