Morning in the Burned House è una raccolta di poesie di Margaret Atwood uscita nel 1995 e definita da molti l’opera poetica più completa, versatile e matura dell'autrice canadese. Le poesie, che variano nei toni e nelle forme dal monologo drammatico, all’elegia lirica, alla riflessione filosofico-esistenziale, affrontano vari aspetti e momenti dell’esperienza di vita di una donna e di un’artista che è sempre stata un importante punto di riferimento per generazioni di altre donne e artiste, un vero portavoce e caposcuola per la letteratura canadese e post-coloniale in genere. La voce della Atwood è sempre al servizio di un’ampia e incisiva esplorazione dell’umanità e attinge alla scienza, alla storia, al mito, attraverso la metafora unificante della combustione (rogo – pira sacrificale – incendio) che vuole essere allo stesso tempo immagine di distruzione e di rinnovamento. Non manca neppure l’ottica femminile e femminista che porta a smascherare con ironia le contraddizioni e le prevaricazioni maschili, ma la vena satirica è bilanciata e resa più autorevole da una saggezza che deriva dalla profonda conoscenza delle vicende umane, dal senso della perdita e dell’abbandono, dalla sottesa e ineludibile consapevolezza della mortalità. Liriche che abitano un paesaggio contemporaneo imbevuto di immagini e archetipi del passato: una poesia sempre in cerca di un paradigma della contemporaneità in bilico tra memoria e realtà, tra la capacità di emendare e la forza del perdono. Poesie memorabili e spiazzanti, intense ed esemplari, uscite dal ricco repertorio di una grande interprete del nostro tempo, tecnicamente abilissima, ricca nel corredo di immagini e metafore ma allo stesso tempo genuinamente accessibile e comunicativa.
Introduzione a "Mattino nella casa bruciata" di M. Atwood
RIZZARDI, BIANCAMARIA
2007-01-01
Abstract
Morning in the Burned House è una raccolta di poesie di Margaret Atwood uscita nel 1995 e definita da molti l’opera poetica più completa, versatile e matura dell'autrice canadese. Le poesie, che variano nei toni e nelle forme dal monologo drammatico, all’elegia lirica, alla riflessione filosofico-esistenziale, affrontano vari aspetti e momenti dell’esperienza di vita di una donna e di un’artista che è sempre stata un importante punto di riferimento per generazioni di altre donne e artiste, un vero portavoce e caposcuola per la letteratura canadese e post-coloniale in genere. La voce della Atwood è sempre al servizio di un’ampia e incisiva esplorazione dell’umanità e attinge alla scienza, alla storia, al mito, attraverso la metafora unificante della combustione (rogo – pira sacrificale – incendio) che vuole essere allo stesso tempo immagine di distruzione e di rinnovamento. Non manca neppure l’ottica femminile e femminista che porta a smascherare con ironia le contraddizioni e le prevaricazioni maschili, ma la vena satirica è bilanciata e resa più autorevole da una saggezza che deriva dalla profonda conoscenza delle vicende umane, dal senso della perdita e dell’abbandono, dalla sottesa e ineludibile consapevolezza della mortalità. Liriche che abitano un paesaggio contemporaneo imbevuto di immagini e archetipi del passato: una poesia sempre in cerca di un paradigma della contemporaneità in bilico tra memoria e realtà, tra la capacità di emendare e la forza del perdono. Poesie memorabili e spiazzanti, intense ed esemplari, uscite dal ricco repertorio di una grande interprete del nostro tempo, tecnicamente abilissima, ricca nel corredo di immagini e metafore ma allo stesso tempo genuinamente accessibile e comunicativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.