L’esigenza di avere a disposizione i diari delle sessioni parlamentari di altri Paesi, su base di reciprocità, si diffuse in un breve giro d’anni su iniziativa dalle Camere basse di buona parte d’Europa e d’Oltreoceano, segnando l’affermarsi di una diversa considerazione per la documentazione parlamentare che si tradusse anche nell’organizzazione degli archivi destinati alla conservazione di questo materiale e di servizi bibliotecari volti ad assicurarne l’accessibilità. Istituire un sistema di trasmissione e circolazione delle informazioni «interne» alle istituzioni rappresentative testimonia non solo una significativa evoluzione nel rapporto tra Stati, ma anche il riconoscimento di un maggior protagonismo alle attività degli organi parlamentari. Il passaggio d’intercambio dei dibattiti parlamentari dai primi accordi bilaterali, avviatisi fin dagli anni Quaranta dell’Ottocento, a più maturi accordi multilaterali segnò un ulteriore cambiamento nei processi di policy-making, determinando una crescente interdipendenza transnazionale tra le istituzioni rappresentative. L’occasione si presentò nell’agosto del 1880 durante le conferenze preparatorie a una convenzione internazionale per lo scambio di pubblicazioni ufficiali, scientifiche e letterarie , e che avrebbero portato a un risultato, per quanto parziale, sei anni dopo, il 15 marzo 1886. Più recenti accordi in materia, per altro senza aver mai goduto di particolare successo attuativo, sarebbero stati conclusi ben più tardi, sotto il patrocinio dell’UNESCO, nella seconda metà del Novecento.
Note sullo scambio internazionale dei dibattiti parlamentari. L’avvio ottocentesco e il caso della Spagna
Marcella Aglietti
Primo
Investigation
2020-01-01
Abstract
L’esigenza di avere a disposizione i diari delle sessioni parlamentari di altri Paesi, su base di reciprocità, si diffuse in un breve giro d’anni su iniziativa dalle Camere basse di buona parte d’Europa e d’Oltreoceano, segnando l’affermarsi di una diversa considerazione per la documentazione parlamentare che si tradusse anche nell’organizzazione degli archivi destinati alla conservazione di questo materiale e di servizi bibliotecari volti ad assicurarne l’accessibilità. Istituire un sistema di trasmissione e circolazione delle informazioni «interne» alle istituzioni rappresentative testimonia non solo una significativa evoluzione nel rapporto tra Stati, ma anche il riconoscimento di un maggior protagonismo alle attività degli organi parlamentari. Il passaggio d’intercambio dei dibattiti parlamentari dai primi accordi bilaterali, avviatisi fin dagli anni Quaranta dell’Ottocento, a più maturi accordi multilaterali segnò un ulteriore cambiamento nei processi di policy-making, determinando una crescente interdipendenza transnazionale tra le istituzioni rappresentative. L’occasione si presentò nell’agosto del 1880 durante le conferenze preparatorie a una convenzione internazionale per lo scambio di pubblicazioni ufficiali, scientifiche e letterarie , e che avrebbero portato a un risultato, per quanto parziale, sei anni dopo, il 15 marzo 1886. Più recenti accordi in materia, per altro senza aver mai goduto di particolare successo attuativo, sarebbero stati conclusi ben più tardi, sotto il patrocinio dell’UNESCO, nella seconda metà del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.