Il saggio, scritto a tre mani dai curatori, introduce - probematizzandole - le questioni relative allo studio della contemporaneità, spiegando come i saggi riuniti nel volume collettaneo affrontino l'argomento. Studiare la contemporaneità comporta una serie di interrogativi, quasi mai di facile risoluzione, che da un lato insistono sul complesso inquadramento di fenomeni non ancora storicizzati e la cui vicinanza spazio-temporale non consente una messa a fuoco ideale, dall’altro investono l’eccessiva quantità ed eterogeneità delle fonti a disposizione, sulle quali occorre operare una selezione ragionata e mirata. Entrambi i problemi fanno sì che lo studioso del contemporaneo, e in particolare del contemporaneo artistico, debba necessariamente confrontarsi il più possibile con fonti dirette e adottare metodologie di indagine in grado di cristallizzare il divenire di un processo in costante mutamento. “Documenti d’artista” intende essere un esperimento in tale direzione, ossia un primo tentativo di verificare come e quanto le tecnologie digitali consentano di indagare, registrare e riprodurre l’atto creativo nelle sue fasi aurorali, evolutive e realizzative, cercando di cogliere gli aspetti sottesi e nascosti che pertengono alla dimensione più intima e privata del lavoro artistico e che precedono la creazione dell’opera o che, in qualche maniera, costituiscono l’opera stessa (processo versus prodotto).
Dai processi creativi alla conservazione digitale. Una introduzione
Elena Marcheschi;Eva Marinai;Mattia Patti
2021-01-01
Abstract
Il saggio, scritto a tre mani dai curatori, introduce - probematizzandole - le questioni relative allo studio della contemporaneità, spiegando come i saggi riuniti nel volume collettaneo affrontino l'argomento. Studiare la contemporaneità comporta una serie di interrogativi, quasi mai di facile risoluzione, che da un lato insistono sul complesso inquadramento di fenomeni non ancora storicizzati e la cui vicinanza spazio-temporale non consente una messa a fuoco ideale, dall’altro investono l’eccessiva quantità ed eterogeneità delle fonti a disposizione, sulle quali occorre operare una selezione ragionata e mirata. Entrambi i problemi fanno sì che lo studioso del contemporaneo, e in particolare del contemporaneo artistico, debba necessariamente confrontarsi il più possibile con fonti dirette e adottare metodologie di indagine in grado di cristallizzare il divenire di un processo in costante mutamento. “Documenti d’artista” intende essere un esperimento in tale direzione, ossia un primo tentativo di verificare come e quanto le tecnologie digitali consentano di indagare, registrare e riprodurre l’atto creativo nelle sue fasi aurorali, evolutive e realizzative, cercando di cogliere gli aspetti sottesi e nascosti che pertengono alla dimensione più intima e privata del lavoro artistico e che precedono la creazione dell’opera o che, in qualche maniera, costituiscono l’opera stessa (processo versus prodotto).File | Dimensione | Formato | |
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