The article deals with three euripidean passages (from Electra, Iphigenia among the Taurians and Helen) in which the enactment of ritual actions (such as the admission of a newborn child to the familial group, the celebration of a funerary rite, the purification of a murderer) works as a deceiving or misleading resource. In such circumstances rites play a major dramatic role in creating a complicity between the author, the audience and the characters acting on scene.
Questo lavoro esamina tre casi euripidei nei quali il riferimento ad azioni rituali specifiche (il riconoscimento di un nuovo nato, la celebrazione di un rito funerario, la purificazione di un omicida) funziona come strumento di inganno utilizzato da uno o più personaggi ai danni di un altro. Si tratta di casi in cui il rito assume una precisa funzione drammatica e permette di creare una complicità con l’uditorio, che coinvolge tanto l’autore quanto coloro che, in vari momenti dell’Elettra, dell’Ifigenia tra i Tauri e dell’Elena, si trovano sulla scena.
Quando il rito inganna: azioni rituali e μηχαναί in Euripide (El., IT. Hel.)
Taddei Andrea;Medda Enrico
2021-01-01
Abstract
The article deals with three euripidean passages (from Electra, Iphigenia among the Taurians and Helen) in which the enactment of ritual actions (such as the admission of a newborn child to the familial group, the celebration of a funerary rite, the purification of a murderer) works as a deceiving or misleading resource. In such circumstances rites play a major dramatic role in creating a complicity between the author, the audience and the characters acting on scene.File | Dimensione | Formato | |
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