Questo lavoro intende articolare una riflessione sistematica su alcuni temi mostrati da Eduardo Viveiros de Castro nei suoi scritti più teorici, cercando di intercettare le poste in gioco per un’antropologia a venire che sia interessata, come nel caso dell’antropologo brasiliano, a un dialogo fecondo con la filosofia. Si tratta, cioè, di indagare quale origine abbiano le inquietudini di Viveiros de Castro, su quali livelli etnografici, teorici e meta-teorici egli si muova e che tipo di utilità rivestano le (eventuali) risposte da lui fornite per una più ampia riconcettualizzazione dei modelli di conoscenza interni all’antropologia (e, forse, più in generale, alle scienze umane). Obbiettivo del saggio, inoltre, è, a partire da due esempi etnografici tratti da mie recenti ricerche, di mostrare come una teoria come quella proposta dal pensatore brasiliano implichi una serie di riflessioni possibili e di effetti epistemologici concreti nei contesti etnografici in cui ci muoviamo abitualmente. Dimenticare Viveiros de Castro, quindi, non è un’ingiunzione ma un’interrogazione che mira a comprendere cosa resti dell’antropologia dopo Viveiros de Castro e cosa resti di Viveiros de Castro all’interno del gioco antropologico.
Dimenticare Viveiros de Castro?
Luigigiovanni Quarta
2021-01-01
Abstract
Questo lavoro intende articolare una riflessione sistematica su alcuni temi mostrati da Eduardo Viveiros de Castro nei suoi scritti più teorici, cercando di intercettare le poste in gioco per un’antropologia a venire che sia interessata, come nel caso dell’antropologo brasiliano, a un dialogo fecondo con la filosofia. Si tratta, cioè, di indagare quale origine abbiano le inquietudini di Viveiros de Castro, su quali livelli etnografici, teorici e meta-teorici egli si muova e che tipo di utilità rivestano le (eventuali) risposte da lui fornite per una più ampia riconcettualizzazione dei modelli di conoscenza interni all’antropologia (e, forse, più in generale, alle scienze umane). Obbiettivo del saggio, inoltre, è, a partire da due esempi etnografici tratti da mie recenti ricerche, di mostrare come una teoria come quella proposta dal pensatore brasiliano implichi una serie di riflessioni possibili e di effetti epistemologici concreti nei contesti etnografici in cui ci muoviamo abitualmente. Dimenticare Viveiros de Castro, quindi, non è un’ingiunzione ma un’interrogazione che mira a comprendere cosa resti dell’antropologia dopo Viveiros de Castro e cosa resti di Viveiros de Castro all’interno del gioco antropologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.