Thomas Jefferson definì la villa come il luogo di una ideale società subur- bana, lontana dalla corruzione della città. Con la sua casa neo-palladiana a Monticello, Jefferson intendeva promuovere lo sviluppo di un nuovo tipo di società, derivata dal modello della urbanity without urbanism, il cui po- tenziale venne colto e ripreso da Frank Lloyd Wright nelle sue residenze in Wisconsin e in Arizona2. Ancora oggi, la progettazione di case unifamiliari – un esercizio relativamente ininfluente dal punto di vista dell’economia globale e per certi versi al riparo dai processi che governano lo sviluppo edilizio – può essere riconosciuto come un mestiere volto alla creazione di luoghi che partecipano di una nuova idea di socialità. Ponendo l’attenzione sul tema della residenza unifamiliare, questa ricerca illustra come nei territori suburbani la casa sia ancora la cellula generativa della comunità e che quindi la progettazione di case unifamiliari in campagna non sia un’operazione disurbanista ma al contrario un’azione propositiva, volta alla costruzione di un senso di comunità.

Lina Malfona, Abitare singolare plurale

Lina Malfona
2020-01-01

Abstract

Thomas Jefferson definì la villa come il luogo di una ideale società subur- bana, lontana dalla corruzione della città. Con la sua casa neo-palladiana a Monticello, Jefferson intendeva promuovere lo sviluppo di un nuovo tipo di società, derivata dal modello della urbanity without urbanism, il cui po- tenziale venne colto e ripreso da Frank Lloyd Wright nelle sue residenze in Wisconsin e in Arizona2. Ancora oggi, la progettazione di case unifamiliari – un esercizio relativamente ininfluente dal punto di vista dell’economia globale e per certi versi al riparo dai processi che governano lo sviluppo edilizio – può essere riconosciuto come un mestiere volto alla creazione di luoghi che partecipano di una nuova idea di socialità. Ponendo l’attenzione sul tema della residenza unifamiliare, questa ricerca illustra come nei territori suburbani la casa sia ancora la cellula generativa della comunità e che quindi la progettazione di case unifamiliari in campagna non sia un’operazione disurbanista ma al contrario un’azione propositiva, volta alla costruzione di un senso di comunità.
2020
Malfona, Lina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1108172
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