Il dibattito sui vaccini in Italia è un caso di studio interessante per comprendere alcune dinamiche di funzionamento della sfera pubblica contemporanea. In apparenza, esso vede contrapporsi due schieramenti che esprimono posizioni totalmente inconciliabili e pare dunque rappresentare un ulteriore momento di messa in discussione del modello razionale di sfera pubblica nel contesto delle democrazie occidentali. L’obiettivo del nostro contributo è duplice: da un lato, vogliamo mettere in evidenza i limiti di una tale rappresentazione del fenomeno e, dall’altro, comprendere i meccanismi attraverso i quali essa è stata costruita nell’informazione online. Nella prima parte del contributo riprendiamo il dibattito sul concetto di sfera pubblica, con l’obiettivo di individuare un modello il più possibile adeguato alla sua interpretazione nella società contemporanea, dove la discussione si configura spesso nei termini di una contrapposizione tra posizioni stereotipate. La seconda sezione è deputata a descrivere alcuni dei meccanismi tipici della comunicazione online che tendono a esasperare tale tendenza. Nell’ultimo paragrafo illustriamo i risultati della ricerca empirica da noi condotta, avente lo scopo di ricostruire la resa mediatica delle posizioni dell’universo antivaccinista nei confronti del vaccino anti COVID-19. Dall’analisi dei 55 articoli apparsi su testate online, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2020 e l’8 novembre 2020, abbiamo individuato quattro diverse categorie di articoli. Benché differenti nei contenuti e nelle forme di ricostruzione dell’universo “no-vax”, ognuna di esse ha fornito una rappresentazione caricaturale e artificiosa del movimento antivaccinista: a esso è stato attribuito un ampio ventaglio di posizioni spesso estremizzate e a volte in contraddizione tra loro, nonostante i suoi rappresentanti non si fossero espressi sul tema. Tale dibattito, dunque, non è apparso strutturato soltanto sulla base dei meccanismi già discussi in letteratura ma, almeno in alcuni casi, è emerso come le posizioni “estreme” delle parti in causa vengano costruite anche in assenza di esplicite dichiarazioni.
La rappresentazione dell’universo “no-vax” nella sfera pubblica digitale: una riflessione sul caso del vaccino anti COVID
Vincenzo Mele;Matteo De Toffoli;
2021-01-01
Abstract
Il dibattito sui vaccini in Italia è un caso di studio interessante per comprendere alcune dinamiche di funzionamento della sfera pubblica contemporanea. In apparenza, esso vede contrapporsi due schieramenti che esprimono posizioni totalmente inconciliabili e pare dunque rappresentare un ulteriore momento di messa in discussione del modello razionale di sfera pubblica nel contesto delle democrazie occidentali. L’obiettivo del nostro contributo è duplice: da un lato, vogliamo mettere in evidenza i limiti di una tale rappresentazione del fenomeno e, dall’altro, comprendere i meccanismi attraverso i quali essa è stata costruita nell’informazione online. Nella prima parte del contributo riprendiamo il dibattito sul concetto di sfera pubblica, con l’obiettivo di individuare un modello il più possibile adeguato alla sua interpretazione nella società contemporanea, dove la discussione si configura spesso nei termini di una contrapposizione tra posizioni stereotipate. La seconda sezione è deputata a descrivere alcuni dei meccanismi tipici della comunicazione online che tendono a esasperare tale tendenza. Nell’ultimo paragrafo illustriamo i risultati della ricerca empirica da noi condotta, avente lo scopo di ricostruire la resa mediatica delle posizioni dell’universo antivaccinista nei confronti del vaccino anti COVID-19. Dall’analisi dei 55 articoli apparsi su testate online, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2020 e l’8 novembre 2020, abbiamo individuato quattro diverse categorie di articoli. Benché differenti nei contenuti e nelle forme di ricostruzione dell’universo “no-vax”, ognuna di esse ha fornito una rappresentazione caricaturale e artificiosa del movimento antivaccinista: a esso è stato attribuito un ampio ventaglio di posizioni spesso estremizzate e a volte in contraddizione tra loro, nonostante i suoi rappresentanti non si fossero espressi sul tema. Tale dibattito, dunque, non è apparso strutturato soltanto sulla base dei meccanismi già discussi in letteratura ma, almeno in alcuni casi, è emerso come le posizioni “estreme” delle parti in causa vengano costruite anche in assenza di esplicite dichiarazioni.File | Dimensione | Formato | |
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