Si riflette sulle emozioni umane (e sulla loro manipolazione) nell’ambito delle interazioni con alcuni robot attualmente in commercio, e si sostiene che sta progressivamente erodendosi la distinzione tradizionale fra social robot e robot di servizio nel design, nella progettazione e nella presentazione al pubblico di questi ultimi. Si considera in primo luogo il rapporto fra emozioni e linguaggio in una teoria delle emozioni di derivazione aristotelica, e si spiega perché per una riflessione sulla robotica non basti considerare il linguaggio, ma vada assunto il punto di vista dell'affettività situata. In secondo luogo si esaminano alcune definizioni di robot e alcune categorizzazioni dei diversi tipi di robot attualmente disponibili. In terzo luogo si considera l’effetto uncanny valley, con cui i progettatori di robot e in particolare gli addetti al loro design devono fare i conti, e che ha generato la necessità di confondere, almeno a livello dell’impatto emotivo che si intende produrre sugli utenti, i robot di servizio e i robot sociali. Da ultimo ci si sofferma su problemi relativi ad alcuni tipi di robot sociali dal punto di vista del contrasto fra le loro finalità presunte e il loro effettivo impatto sugli utenti.
“DO YOU LOVE ME?” ROBOT SOCIALI, ROBOT DI SERVIZIO E AFFETTIVITÀ
Alessandra Fussi
2021-01-01
Abstract
Si riflette sulle emozioni umane (e sulla loro manipolazione) nell’ambito delle interazioni con alcuni robot attualmente in commercio, e si sostiene che sta progressivamente erodendosi la distinzione tradizionale fra social robot e robot di servizio nel design, nella progettazione e nella presentazione al pubblico di questi ultimi. Si considera in primo luogo il rapporto fra emozioni e linguaggio in una teoria delle emozioni di derivazione aristotelica, e si spiega perché per una riflessione sulla robotica non basti considerare il linguaggio, ma vada assunto il punto di vista dell'affettività situata. In secondo luogo si esaminano alcune definizioni di robot e alcune categorizzazioni dei diversi tipi di robot attualmente disponibili. In terzo luogo si considera l’effetto uncanny valley, con cui i progettatori di robot e in particolare gli addetti al loro design devono fare i conti, e che ha generato la necessità di confondere, almeno a livello dell’impatto emotivo che si intende produrre sugli utenti, i robot di servizio e i robot sociali. Da ultimo ci si sofferma su problemi relativi ad alcuni tipi di robot sociali dal punto di vista del contrasto fra le loro finalità presunte e il loro effettivo impatto sugli utenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.