La particolare trattazione di Dio fatta da Levinas lascia aperta la possibilità di non cogliere Dio ,bensì di confonderlo con il non senso. Molti sono infatti i luoghi in cui il discorso su Dio si avvicina pericolosamente a quello esposto all'inizio della sua produzione filosofica sull'il y a. Partendo da questa possibilità c'è chi si è spinto a sostenere che proprio la dimensione del non senso continui un percorso sotterraneo per riapparire all'apice del pensiero etico levinasiano sotto le spoglie dell'illeità. In questo articolo ripercorreremo quei luoghi in cui Levinas, n effetti, si esprime con un linguaggio ambiguo e caratterizza il divino con espressioni e attributi propri anche della dimensione dell'assenza di senso, per poi mostrare, tramite il commento di alcuni passi fondamentali, che questa tangenza non sprofonda in indifferenza, bensì è la salvezza del senso.
Dire e disdire Dio. La tangenza di senso e non senso nel discorso levinasiano
Silvia Dadà
2017-01-01
Abstract
La particolare trattazione di Dio fatta da Levinas lascia aperta la possibilità di non cogliere Dio ,bensì di confonderlo con il non senso. Molti sono infatti i luoghi in cui il discorso su Dio si avvicina pericolosamente a quello esposto all'inizio della sua produzione filosofica sull'il y a. Partendo da questa possibilità c'è chi si è spinto a sostenere che proprio la dimensione del non senso continui un percorso sotterraneo per riapparire all'apice del pensiero etico levinasiano sotto le spoglie dell'illeità. In questo articolo ripercorreremo quei luoghi in cui Levinas, n effetti, si esprime con un linguaggio ambiguo e caratterizza il divino con espressioni e attributi propri anche della dimensione dell'assenza di senso, per poi mostrare, tramite il commento di alcuni passi fondamentali, che questa tangenza non sprofonda in indifferenza, bensì è la salvezza del senso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


