The present essay criticizes the interpretation of the concept of public order according to which a foreign court decision that declares the parental status of the non-biological parent of a children born abroad through surrogacy cannot be recognized in Italy. This article underlines how the unconditional refusal of the Italian legal system to recognize the filiation ties constituted by the foreign law involves a significant and unreasonable prejudice to the child’s inviolable right to maintain his legitimately acquired status.
Il contributo sottopone a critica i tradizionali argomenti opposti alla trascrizione dei provvedimenti giudiziali stranieri che dichiarano il rapporto di filiazione tra un minore nato all’estero da gestazione per altri e il genitore non biologico, mettendo in luce come tale soluzione, a certe condizioni, non dovrebbe essere ritenuta contraria all’ordine pubblico, rivelandosi, anzi, quella più funzionale a una piena tutela dei diritti del minore, la compressione dei quali, a ben vedere, non sempre è giustificata da effettive esigenze di deterrenza e bilanciamento.
I diritti dei nati da gestazione per altri e i limiti costituzionali dell'ordine pubblico
Azzarri
2021-01-01
Abstract
The present essay criticizes the interpretation of the concept of public order according to which a foreign court decision that declares the parental status of the non-biological parent of a children born abroad through surrogacy cannot be recognized in Italy. This article underlines how the unconditional refusal of the Italian legal system to recognize the filiation ties constituted by the foreign law involves a significant and unreasonable prejudice to the child’s inviolable right to maintain his legitimately acquired status.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.