Il saggio presenta due documenti inediti della prima metà del 1537 relativi al governo di Pistoia, dove la recente morte del primo duca della Repubblica fiorentina aveva innescato l'ultima grande esplosione dello scontro di fazione. Si tratta di due provvisioni emanate dalle magistrature specificamente deputate ai rapporti col territorio Pistoiese: con la prima si decretarono la soppressione – triennale in teoria, permanente in fatto – del Podestà e una riduzione dell'organico delle forze di polizia, al fine di abbassare il carico fiscale gravante sui sudditi di Pistoia e del suo distretto (montagna e contado); con la seconda, gli apparati fiorentini che soli potevano deliberare su quest'area privilegiata del Dominio concessero la propria straordinaria autorità al magistrato formato da Cosimo riunito con i suoi quattro Consiglieri (il Magistrato supremo), al fine di porre un argine al dilagare della violenza. Sembra che quest'ultima provvisione abbia costituito la base giuridica del 'commissariamento' della città nel 1538 e, soprattutto, della creazione della Pratica segreta di Pistoia nel 1556.
Due nuovi documenti su Pistoia e i disordini del 1537: la soppressione del Podestà e l'autorità di Cosimo I de' Medici
Alessandro Lo Bartolo
2020-01-01
Abstract
Il saggio presenta due documenti inediti della prima metà del 1537 relativi al governo di Pistoia, dove la recente morte del primo duca della Repubblica fiorentina aveva innescato l'ultima grande esplosione dello scontro di fazione. Si tratta di due provvisioni emanate dalle magistrature specificamente deputate ai rapporti col territorio Pistoiese: con la prima si decretarono la soppressione – triennale in teoria, permanente in fatto – del Podestà e una riduzione dell'organico delle forze di polizia, al fine di abbassare il carico fiscale gravante sui sudditi di Pistoia e del suo distretto (montagna e contado); con la seconda, gli apparati fiorentini che soli potevano deliberare su quest'area privilegiata del Dominio concessero la propria straordinaria autorità al magistrato formato da Cosimo riunito con i suoi quattro Consiglieri (il Magistrato supremo), al fine di porre un argine al dilagare della violenza. Sembra che quest'ultima provvisione abbia costituito la base giuridica del 'commissariamento' della città nel 1538 e, soprattutto, della creazione della Pratica segreta di Pistoia nel 1556.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.