Piccole imprese italiane fra crisi e trasformazione: Officine Panerai e Allemano

For some years economic literature has been using the concept of resilience to show how a system is able to resist shocks and difficulties and develop productive, social and institutional changes. In this case, not only economic resilience is at stake, but also the adaptability of individuals and the community. Within companies, routines or dynamic capabilities often form which are their real assets: a set of resources, processes and skills (such as, for example, scientific knowledge, technical know-how, organizational skills) on which a company can count to cope with rapid external changes, crisis situations or negative events. In such a context, this work aims to compare the stories of two small personally managed companies - Officine Panerai of Florence and Allemano of Turin - which present strong similarities in their typologies of production (precision mechanics, mainly for military use) and in their evolution. Albeit at different historical moments, they have adopted very similar strategies, focusing on diversification and product innovation, in particular in the haute horology market. More generally, their resilience seems to suggest how the fabric of small and medium-sized enterprises is one of the keystones of Italy's economic resilience, despite decades of limitations, contradictions and delays, and how this system of flexible and innovative companies is the factor which, ultimately, still makes «the flight of the bumblebee» possible.

Da alcuni anni la letteratura economica ricorre al concetto di resilienza per mostrare come un sistema possa essere in grado di resistere a shock e difficoltà e sviluppare mutamenti produttivi, sociali e istituzionali. In questo caso è in gioco non solo la resilienza di tipo economico, ma anche la capacità di adattamento degli individui e della collettività. All’interno delle imprese spesso si formano routine o dynamic capabilities che sono il loro vero patrimonio: un insieme di risorse, processi e capacità (quali, ad esempio, conoscenze scientifiche, saper fare tecnico, capacità organizzative) su cui un’impresa può contare per far fronte a rapidi cambiamenti esterni, situazioni di crisi o eventi negativi. In tale cornice, il lavoro si propone di comparare le vicende di due piccole imprese a gestione personale – Officine Panerai di Firenze e Allemano di Torino – che presentano forti analogie nelle tipologie produttive (meccanica di precisione, in prevalenza ad uso militare) e nei sentieri evolutivi. Pur in momenti storici differenti, esse hanno adottato strategie molto simili, puntando sulla diversificazione e sull’innovazione di prodotto, in particolare sul mercato dell’alta orologeria. Più in generale, la loro resilienza sembra suggerire come il tessuto di piccole e medie imprese sia una delle chiavi di volta della tenuta economica dell’Italia, nonostante limiti, contraddizioni e ritardi pluridecennali, e come questo sistema di aziende flessibili e innovative sia il fattore che, in ultima analisi, rende ancora possibile «il volo del calabrone».