Il contributo si sofferma sul significato dell’esitazione vaccinale nelle sue manifestazioni odierne; interrogativo reso più scottante dalla pandemia scoppiata nel 2020. Per fare luce sulle opacità del rapporto tra rischi (individuali) e benefici (individuali e collettivi) e tra individuo (autonomia decisionale) e comunità (obbligo sociale), il saggio esplora l’utilità analitica delle nozioni di “pseudoscienza” e “postverità”, evidenziando l’utilità ma anche i limiti di entrambe: la prima perché vincolata a una concezione astratta della scienza; la seconda perché non spiega il mutamento recente nel ruolo pubblico della scienza. Il concetto di “governo del disordine”, sostiene l’autore, consente allora un passo avanti, in quanto permette di rendere conto della razionalità di governo impostasi negli ultimi decenni, centrata su una costante esortazione all’ottimizzazione e responsabilizzazione individuale in un contesto di incertezza insuperabile. Il disagio e il disorientamento per questa situazione produce un “panico morale” che a sua volta conduce all’esitazione vaccinale nelle sue varie sfumature, dai dubbi al rifiuto. Essa corrisponde a un segnale d’allarme sull’insostenibilità dell’ordine sociale vigente e del suo rapporto con il mondo biofisico
Pseudoscienza, post-verità, governo del disordine. L’esitazione vaccinale nel XXI secolo
Pellizzoni L
2021-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma sul significato dell’esitazione vaccinale nelle sue manifestazioni odierne; interrogativo reso più scottante dalla pandemia scoppiata nel 2020. Per fare luce sulle opacità del rapporto tra rischi (individuali) e benefici (individuali e collettivi) e tra individuo (autonomia decisionale) e comunità (obbligo sociale), il saggio esplora l’utilità analitica delle nozioni di “pseudoscienza” e “postverità”, evidenziando l’utilità ma anche i limiti di entrambe: la prima perché vincolata a una concezione astratta della scienza; la seconda perché non spiega il mutamento recente nel ruolo pubblico della scienza. Il concetto di “governo del disordine”, sostiene l’autore, consente allora un passo avanti, in quanto permette di rendere conto della razionalità di governo impostasi negli ultimi decenni, centrata su una costante esortazione all’ottimizzazione e responsabilizzazione individuale in un contesto di incertezza insuperabile. Il disagio e il disorientamento per questa situazione produce un “panico morale” che a sua volta conduce all’esitazione vaccinale nelle sue varie sfumature, dai dubbi al rifiuto. Essa corrisponde a un segnale d’allarme sull’insostenibilità dell’ordine sociale vigente e del suo rapporto con il mondo biofisicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.