Il recinto e la piattaforma

Questo breve saggio tratta di due modalità di rapporto dell’architettura con il mondo – appunto il recinto e la piattaforma – da cui sembrano discendere principi spaziali e compositivi spesso oppositivi, tentando di ricondurle ad alcune ben precise esperienze di architettura. Il recinto, come ci insegna Fustel de Coulanges, è forse l’atto primigenio dell’antropizzazione umana della natura: introduce un principio di separazione e di gerarchia, una soluzione di continuità rispetto a un mondo che fino ad allora era percepito come continuo, omogeneo e isotropo. La piattaforma, come modalità insediativa, è, invece, legata ad un’altra finalità, non più difensiva ma proattiva rispetto alla natura: un crepidoma, un basamento, ci separa dal mondo sensibile, ci pone al di sopra di esso, non solo fisicamente ma anche concettualmente, in una posizione di contemplazione, di comprensione e di dominio rispetto alla natura, come scrive in pagine indimenticabili Gottfried Semper.