In Italia la signoria rurale è di solito studiata nel quadro della storia politica e dell’organizzazione territoriale. Ciò tanto più nel caso delle dinastie che, nel XII secolo, costruirono organismi politici principeschi a base signorile. Ci si propone qui di studiare invece la contea dei Guidi a partire dalle sue basi materiali. Al centro dell’attenzione sono le risorse accumulate attraverso la signoria, che permisero la nascita di una “contea guidinga” a metà del secolo XII e la sua tenuta fino agli anni trenta del XIII. Un’analisi ravvicinata conferma la centralità della signoria nell’appropriazione delle risorse, specialmente attraverso il prelievo diretto (ordinario e straordinario) sui dipendenti, anziché attraverso la gestione monopolistica di certe risorse. Ma fu innanzitutto la capacità della signoria guidinga di veicolare lavoro umano (attraverso le corvées) e forze militari (a piedi e a cavallo) a garantirne le fortune. Ciò permise ai conti di far fronte alle crescenti esigenze militari del pieno XII secolo senza creare un’embrionale struttura fiscale e senza indebitarsi. Proprio la perdurante centralità dei modi tradizionali di declinare il nesso guerra/risorse aiuta a comprendere meglio le cause della fortuna della contea nel pieno XII secolo e la sua successiva crisi.

Le basi materiali della signoria dei Guidi tra prelievo signorile e obblighi militari (1075 c. – 1230 c.)

COLLAVINI, SIMONE MARIA
2007-01-01

Abstract

In Italia la signoria rurale è di solito studiata nel quadro della storia politica e dell’organizzazione territoriale. Ciò tanto più nel caso delle dinastie che, nel XII secolo, costruirono organismi politici principeschi a base signorile. Ci si propone qui di studiare invece la contea dei Guidi a partire dalle sue basi materiali. Al centro dell’attenzione sono le risorse accumulate attraverso la signoria, che permisero la nascita di una “contea guidinga” a metà del secolo XII e la sua tenuta fino agli anni trenta del XIII. Un’analisi ravvicinata conferma la centralità della signoria nell’appropriazione delle risorse, specialmente attraverso il prelievo diretto (ordinario e straordinario) sui dipendenti, anziché attraverso la gestione monopolistica di certe risorse. Ma fu innanzitutto la capacità della signoria guidinga di veicolare lavoro umano (attraverso le corvées) e forze militari (a piedi e a cavallo) a garantirne le fortune. Ciò permise ai conti di far fronte alle crescenti esigenze militari del pieno XII secolo senza creare un’embrionale struttura fiscale e senza indebitarsi. Proprio la perdurante centralità dei modi tradizionali di declinare il nesso guerra/risorse aiuta a comprendere meglio le cause della fortuna della contea nel pieno XII secolo e la sua successiva crisi.
2007
Collavini, SIMONE MARIA
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/112038
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact