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Introduzione. In Italia sono 295 i Servizi per la cessazione dal
fumo di tabacco (Centri Antifumo - CA) afferenti al Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) censiti nel 2011 dall’Osservatorio Fumo,
Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. La presente
indagine, condotta dall’OssFAD in collaborazione con i CA,
è stata volta a rilevare alcune delle problematiche con le quali il
personale dei CA si confronta per portare avanti la propria attività
e le iniziative ritenute utili per migliorarla.
Materiali e metodi. L’indagine è stata condotta dal 7 al 21
maggio 2012, mediante un questionario compilabile on-line
composto da 5 brevi sezioni di domande con un totale di 38
items da completare. Il link al questionario on-line è stato inviato
per e-mail a 322 indirizzi dei CA censiti nel 2011 dall’OssFAD. I
dati raccolti sono stati elaborati statisticamente con il programma
SPSS 20.
Risultati. All’indagine hanno risposto 146 operatori dei CA
(45,3%). Sebbene ci siano aspetti ormai consolidati dell’attività
dei CA, sono ancora molte le criticità che gli operatori riscontrano
nella loro attività. Le principali problematiche che influiscono
in modo fondamentale/rilevante per la buona attività
del centro sono le “Scarse o nulle risorse economiche” per il
60,7% del personale, “la mancanza di personale dedicato” per
il 52,4% del personale; il “riconoscimento/mandato istituzionale
del CA” per il 40,9% del personale. Tra le azioni ritenute
più efficaci per facilitare l’accesso ai CA sono risultate la sensibilizzazione
del personale sanitario (91%), in particolare dei medici
di famiglia e l’inserimento delle prestazioni antitabagiche
nei LEA (76,8%).
Conclusioni. È auspicabile che l’attività dei CA riceva una maggiore
attenzione, attraverso la dotazione di strutture, personale
e finanziamenti adeguati a svolgere un importante ruolo nella
tutela e promozione della salute.
L’attività dei Centri Antifumo italiani tra problematiche e aree da potenziare: i risultati di un’indagine svolta attraverso un questionario on-line
Alessandra Di Pucchio;Roberta Pacifici;Simona Pichini;Antonella Bacosi;Simonetta Di Carlo;Rita Di Giovannandrea;Patrizia Gori;Enrica Pizzi e Gruppo Servizi Territoriali per la cessazione dal fumo di tabacco: Abrami M. A. (ASL Brescia;Leno -BS);Agus A.;Nicolazzi L. (ASS2 Isontina;Gorizia);Ameglio M.;Cincinelli B. (AUSL 7;Zona Alta Val d'Elsa;Siena);Badii F.;Grossi S. (ASL 2 Savonese;Savona);Baraldo M. (OU S. Maria della Misericordia, Udine);Barbano G.;Bazzerla G. (AULSS 9 - Ospedale Cà Foncello;Treviso);Bassini M. , Giampaolo R. (AUSL di Modena -Distretto di Castelfranco Emilia -MO);Beato E.;Prestipino A. (Dipartimento Dipendenze;ASL di Bergamo);Bergozza L. , Rossetto L. (ULSS 4 Thiene -VI);Bertoletti R. (AO Valtellina e Valchiavenna, Sondalo);Biasin C.;Manzato E. (ULSS 21;Zevio -VR);Bigarelli M. (AUSL Modena Area Nord ,Carpi -MO);Bini L. (ASL della Provincia di Mantova);Boffi R.;Pozzi P. (Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori;Milano);Brancaccio L.;Guarino C. (AO “V. Monaldi”;Napoli);Cacaci C.;Apolloni P. (ASUR Marche - Area Vasta 5;San Benedetto del Tronto -AP);Calcagni A. M.;Mecozzi L. (Area Vasta 4 - Regione Marche;Porto S. Giorgio -FM);Calzolari U.;Rovetta M. (ASL di Bergamo;Lovere -BG);Campiotti A. (ASL Milano 1, Magenta -MI);Canneti E.;Saccocci M.;Vichi S. (USL 9 P. O. Misericordia;Grosseto);Canzian G. , Russo A. (ASS 3 Alto Friuli);Cao A. (ASL 5, Oristano);Carnevale E. (ASL Napoli 1 Centro - PS “S. Maria di Loreto Crispi”, Napoli);Carone M.;Sarno N. (Fondazione S. Maugeri;Cassano delle Murge -BA);Carrozzi L.;Pistelli F.;Cavalleri C.;Pini D. (ASL TO3;Beinasco -TO);Cerrato P. (ASL TO2, Torino);Cestaro C. , Repetto T. (AUSL Valle d'Aosta);Ciarfeo Purich R. , Vegliach A. (ASS 1 Triestina);Cifiello S. (Ausl di Imola);Colombari P.;Conti P. (ASL VC;Vercelli);Conterio P.;Gallo E. (Asl TO1 Ospedale Martini;Torino);Cordioli E.;Melchiori S. (Az. ULSS 22 Bussolengo;Verona);Corti M. (ASL provincia Bergamo, Treviglio -BG);Costantino A. (AO Pugliese Ciaccio, Catanzaro);Cuccagna P.;Potosnjack A. (Asl TO3;Perosa Argentina -TO);Cutrì R.;Barbanti A. (Azienda 10 Lungarno Santa Rosa;Firenze);D’Urso B.;Amendola D. (AOU “OO. RR. San Giovanni di Dio Ruggi D’Aragona”;Salerno);Da Ros D. (ULSS 16, Padova);D'Alessandro V. (IRCCS Ospedale;Dalla Pietra G. , Pavani V. (Az. ULSS 18 Rovigo);De Benedetto F.;Manigrasso M. R. (ASL Chieti PO Clinicizzato S. S. Annunziata;Chieti Scalo -CH);De Donno G. (AO Carlo Poma, Mantova);De Lozzo L. , Facchini F. (PO di Vittorio Veneto -TV);De Marchi C. (ASL BI, Cossato -BI);De Siena A. (Sert Lamezia Terme);De Stefano C. (ASP Reggio Calabria);Del Donno M.;Romano A. (AO “G. Rummo”;Benevento);Delfini M. , Galati A. (P. O. Villa Betania RM E);Di Dio S.;Franco R. (ASP 3 Catania;Giarre -CT);Dominici F. , De Rose V. (ASL di Viterbo);Donateo L. , Gerardi R. (ASL Lecce);Fagni F.;Pellegrini V. (AUSL 3 di Pistoia;Pescia -PT);Foschino Barbaro M. P.;Ruggieri C. (AOU Policlinico- Ospedale D'Avanzo;Foggia);Fulgione C.;Mallardo M. (ASL NA 1 O S. Gennaro;Napoli);Fusconi E.;Del Brocco D. (ASL RMC Distretto 9;Roma);Galletti F.;De Palma D. (AOU Federico II;Napoli);Grammatico P. (ASL Roma D, Roma);Grandelis C. (APSS, Borgo Valsugana -TN);Groppi C. (ASL 3, Pistoia);Iacoacci C. , Barbieri F. (INRCA di Ancona);Ianniello F.;Passeri A. (AUSL 8;Montevarchi -AR);Janiri L. (Università Cattolica Sacro Cuore, Roma);Kashanpour H.;Zanon D. (ASS 4;Udine);Kugler E. (PO Sud-Ospedale di Gaeta -LT);Lauro G. , D'Amore A. (ASL Caserta);Lavacchini G.;Grati D. (ASL 10 FI;Zona Mugello;Borgo S. Lorenzo -FI);Leonardi C.;Fierro G. (ASL RMC;Roma);Leonetti A. (ASL CN1, Mondovì -CN);Lugoboni F.;Casari R. (AO Universitaria;Verona);Madonia G. (ARNAS Ospedale Civico di Palermo);Magnelli F. , Rota A. G. (ASP di Cosenza);Maiella D.;Izzo A. (ASL BN1;Benevento);Manfredi A. , Gai P. (ASL 4 di Prato);Mantovani A. , Finessi A. (Az. Ulss 19 Adria -RO);Mantovani R. , Viviani U. (AUSL di Ferrara PO di Copparo -FE);Marino G. (ASP Trapani PO Mazara del Vallo -TP);Marras T. (ASL Sassari);Marsili R. (ASL Ferrara);Melica V. E. (ULSS 13 Dolo -VE);Messere C. (ASL NA2 Nord, Napoli);Monti M. (Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna);Mussoni C. , Cavicchi C. (Az. USL Bologna);Natoli A.;Furlan N. (ASS 6;Pordenone);Pamerani B. , Porciatti C. (AUSL 10 Firenze);Panzanella C. (ASL Napoli 1 Centro – Osp “San Giovanni Bosco”, Napoli);Paolin C. , Cannarsa F. (Az. Ulss 7 Pieve di Soligo -TV);Parillo T. , Hazra C. (ASL di Como);Pasinato M. G. (Ulss 8 Asolo, Castelfranco Veneto -TV);Peana G. (ASL 1 Distretto di Alghero -SS);Pellegrini L.;Gios L.;Herzog S. (Distretto Centro Sud;Rovereto -TN);Perillo A.;Ambrosino M. (ASL Na 3 Sud;Pomigliano d'Arco -NA);Perna M. T. (Azienda Sanitaria di Matera);Pezzuto A.;Mariotta S. (AO S. Andrea- Università Sapienza;Roma);Piancastelli G.;Ricci C.;Fabbri C.;Fava P. (Az. USL Ravenna;Sedi di Ravenna;Bagnacavallo;Faenza -RA);Pieralli D.;Ferrarotto E. (AUSL 8 Zona Aretina;Arezzo);Pistelli R.;Villani A. (Università Cattolica;Complesso Integrato Columbus;Roma);Polo M. F.;Manca S. (AOU;Sassari);Polosa R.;Caponnetto P. (AOU;Università di Catania);Principe R. Clementi F.;Dragani L. (AO S. Camillo-Forlanini;Roma);Pulerà N. (AUSL 6, Livorno);Puoti F. (ASL Na1, Napoli);Residori M. (AULSS 22 Regione Veneto, Villafranca -VR);Romagnolo A. (ASL AT, Asti);Romano A.;Russo G.;Arimatea S. (ASL TO 4 Ivrea;Chivasso;Ciriè -TO);Romano F. , Scarlato M. I. (AO di Cosenza);Sacchi G.;Magro F. (ASL 1-Poliambulatorio “U. Alletto”;Agrigento);Saetta M.;Forza G.;Balestro E. (PO di Padova);Serafini A.;Bertora G. (Ospedale Civile;Imperia);Siracusano L.;Autuori M. (Istituto Clinico Humanitas;Rozzano -MI);Spada E.;Balestroni G. (Fondazione S. Maugeri;Veruno -NO);Staccioli M. C. , Rossi B. (Ausl Rimini);Stefano V.;Gaggini R. (ASL Provincia di Varese;Arcisate -VA);Subiaco S.;Cimarelli M. E. (ASUR Marche;Area Vasta 2 Jesi -AN);Tartarotti I. (APSS, Pergine -TN);Tavanti G.;Paparini L. (AUSL 10;Antella -FI);Tinghino B. (ASL Provincia di Monza e Brianza, Monza);Trapani V. (ASP N9 Trapani);Triani A. , Senoner A. (AS Merano e AS Bolzano -BZ);Valeri W. (Area Vasta 2 Ancona – ASUR Marche, Ancona);Varango C. (ASL di Lodi);Varese M. (ASL 1, Regione Toscana);Vidal V.;Mustacchi A. (ASS 5;Palmanova -UD);Viola S.;Tomasich A. (A. O. Salvini;Garbagnate -MI);Virzì G. (AO Istituti Ospitalieri di Cremona -CR);Vito A.;Parrella R. (AORN Ospedali dei Colli Monaldi-Cotugno-C. T. O.;Napoli);Zagà V. (AUSL di Bologna);Zini G. (ULSS 5
2013-01-01
Abstract
Introduzione. In Italia sono 295 i Servizi per la cessazione dal
fumo di tabacco (Centri Antifumo - CA) afferenti al Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) censiti nel 2011 dall’Osservatorio Fumo,
Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. La presente
indagine, condotta dall’OssFAD in collaborazione con i CA,
è stata volta a rilevare alcune delle problematiche con le quali il
personale dei CA si confronta per portare avanti la propria attività
e le iniziative ritenute utili per migliorarla.
Materiali e metodi. L’indagine è stata condotta dal 7 al 21
maggio 2012, mediante un questionario compilabile on-line
composto da 5 brevi sezioni di domande con un totale di 38
items da completare. Il link al questionario on-line è stato inviato
per e-mail a 322 indirizzi dei CA censiti nel 2011 dall’OssFAD. I
dati raccolti sono stati elaborati statisticamente con il programma
SPSS 20.
Risultati. All’indagine hanno risposto 146 operatori dei CA
(45,3%). Sebbene ci siano aspetti ormai consolidati dell’attività
dei CA, sono ancora molte le criticità che gli operatori riscontrano
nella loro attività. Le principali problematiche che influiscono
in modo fondamentale/rilevante per la buona attività
del centro sono le “Scarse o nulle risorse economiche” per il
60,7% del personale, “la mancanza di personale dedicato” per
il 52,4% del personale; il “riconoscimento/mandato istituzionale
del CA” per il 40,9% del personale. Tra le azioni ritenute
più efficaci per facilitare l’accesso ai CA sono risultate la sensibilizzazione
del personale sanitario (91%), in particolare dei medici
di famiglia e l’inserimento delle prestazioni antitabagiche
nei LEA (76,8%).
Conclusioni. È auspicabile che l’attività dei CA riceva una maggiore
attenzione, attraverso la dotazione di strutture, personale
e finanziamenti adeguati a svolgere un importante ruolo nella
tutela e promozione della salute.
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.