La funzione di amministrazione nell'evoluzione del costituzionalismo

Lo scritto esamina, alla luce della produzione scientifica del Prof. Paolo Carrozza, la funzione di amministrazione in rapporto all'evoluzione del costituzionalismo, intendendo quest'ultimo concetto come l'insieme delle dottrine giuridiche che, nelle varie periodizzazioni storiche, hanno elaborato gli istituti di natura pubblicistica - quali principalmente la divisione dei poteri, i diritti individuali ed il valore della democrazia pluralista - relativi ai limiti del potere sovrano. Seguendo l'impostazione di Carrozza, ed inevitabilmente operando qualche semplificazione propria di ogni forma di macrocomparazione, l'indagine si muove lungo l’arco temporale che parte dalle grandi rivoluzioni liberali, che hanno trasformato le monarchie nazionali in Stati-Nazione, ed arriva ai giorni nostri, nei quali i processi di globalizzazione hanno messo in crisi l’idea e la realtà dello Stato nazionale. In tale linea evolutiva, lo studio tiene conto della differenza tra la nozione di "amministrazione" (intesa come attività finalizzata alla cura di pubblici interessi) e quella di "Pubblica amministrazione" (intesa come il complesso delle strutture pubbliche poste alle dipendenze del Governo per consentire lo svolgimento dei relativi compiti), le quali - sebbene fossero in origine sostanzialmente coincidenti e sinonimi del termine sociologico "burocrazia" - hanno fatto registrare negli ultimi decenni del Novecento un drastico ridimensionamento del numero degli apparati pubblici, senza però segnare un arretramento dell’amministrazione concepita come insieme delle attività che curano gli interessi pubblici, per la realizzazione dei quali il recente coinvolgimento anche di soggetti privati prospetta oggi questioni nuove circa gli assetti ed i contenuti del diritto amministrativo.