Nel luglio 1560 una piccola missione di protestanti tedeschi giungeva a Londra con un dono per la giovane regina Elisabetta, il quarto volume di una storia ecclesiastica riformata appena pubblicata a Basilea da un gruppo di teologi radicali di Magdeburgo e Jena. Accompagnava la donazione una lista con la richiesta di libri e documenti relativi alle fasi più antiche del Cristianesimo inglese (testi dottrinari, cronache, storie di concili e vite di papi), che a ragione si ritenevano parte del prezioso patrimonio anglosassone ancora variamente disseminato nel Paese. Quali erano le ragioni di un interesse così apparentemente stravagante verso testi anglosassoni concepiti in quel Medioevo inerte e sottomesso tanto deplorato dai protestanti? E quali conseguenze produsse?
“«Was ever Scythia half so barbarous?». Suggestioni continentali e tradizione antiquaria nell’epoca dei Tudor”
Marco Battaglia
2021-01-01
Abstract
Nel luglio 1560 una piccola missione di protestanti tedeschi giungeva a Londra con un dono per la giovane regina Elisabetta, il quarto volume di una storia ecclesiastica riformata appena pubblicata a Basilea da un gruppo di teologi radicali di Magdeburgo e Jena. Accompagnava la donazione una lista con la richiesta di libri e documenti relativi alle fasi più antiche del Cristianesimo inglese (testi dottrinari, cronache, storie di concili e vite di papi), che a ragione si ritenevano parte del prezioso patrimonio anglosassone ancora variamente disseminato nel Paese. Quali erano le ragioni di un interesse così apparentemente stravagante verso testi anglosassoni concepiti in quel Medioevo inerte e sottomesso tanto deplorato dai protestanti? E quali conseguenze produsse?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.