The paper examines the divergence between the recent case-law by ECHR and CJEU about the Ne Bis in Idem and its interpretation by Italian judges. It seeks to explain the preference expressed by the Court of Cassation for the proportionality of the penalties and attempts to frame the disapplication remedy applied in the market abuse sector, by comparing it with the tools provided for other “double-track” systems. What emerges is that the mentioned remedy leaves to the common judge the scrutiny of the compliance between the national “double track” system and the EU and conventional law.

Il contributo esamina le differenze tra il modello di ne bis in idem emerso nella recente giurisprudenza europea e la lettura che ne hanno dato i giudici nazionali, tentando di spiegare la preferenza della Cassazione per la proporzionalità delle sanzioni e di inquadrare il rimedio disapplicativo proposto per gli abusi di mercato, attraverso il raffronto con gli strumenti previsti per gli altri “doppi binari”. Ciò che emerge, in definitiva, è che il rimedio della disapplicazione finisce per lasciare al giudice comune il sindacato sulla conformità del “doppio binario” nazionale al diritto eurounitario e convenzionale.

"Ne bis in idem" europeo e disapplicazione del minimo edittale: si consolida il rimedio della Cassazione per garantire la proporzionalità del complessivo trattamento sanzionatorio in materia di abusi di mercato

Laura Notaro
2020-01-01

Abstract

The paper examines the divergence between the recent case-law by ECHR and CJEU about the Ne Bis in Idem and its interpretation by Italian judges. It seeks to explain the preference expressed by the Court of Cassation for the proportionality of the penalties and attempts to frame the disapplication remedy applied in the market abuse sector, by comparing it with the tools provided for other “double-track” systems. What emerges is that the mentioned remedy leaves to the common judge the scrutiny of the compliance between the national “double track” system and the EU and conventional law.
2020
Il contributo esamina le differenze tra il modello di ne bis in idem emerso nella recente giurisprudenza europea e la lettura che ne hanno dato i giudici nazionali, tentando di spiegare la preferenza della Cassazione per la proporzionalità delle sanzioni e di inquadrare il rimedio disapplicativo proposto per gli abusi di mercato, attraverso il raffronto con gli strumenti previsti per gli altri “doppi binari”. Ciò che emerge, in definitiva, è che il rimedio della disapplicazione finisce per lasciare al giudice comune il sindacato sulla conformità del “doppio binario” nazionale al diritto eurounitario e convenzionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1128048
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