Il contributo affronta la questione relativa alla natura giuridica del piano regolatore portuale, alla luce della pronuncia del Consiglio di Stato n. 8356/2020, con cui è stata esclusa la valenza urbanistico-edilizia dei piani regolatori portuali approvati prima dell’entrata in vigore della legge n. 84/1994, come quello del porto di Brindisi all’origine della sentenza in commento. Il contributo delinea l’impianto normativo in tema di pianificazione portuale, prima e dopo l’entrata in vigore della legge n. 84/1994, e affronta il tema – da tempo dibattuto – del rapporto tra pianificazione portuale e pianificazione urbanistica, alla luce dell'impostazione accolta dalla giurisprudenza amministrativa.
La valenza del piano regolatore portuale tra atto di programmazione di opere marittime e strumento urbanistico
Anna Montesano
2021-01-01
Abstract
Il contributo affronta la questione relativa alla natura giuridica del piano regolatore portuale, alla luce della pronuncia del Consiglio di Stato n. 8356/2020, con cui è stata esclusa la valenza urbanistico-edilizia dei piani regolatori portuali approvati prima dell’entrata in vigore della legge n. 84/1994, come quello del porto di Brindisi all’origine della sentenza in commento. Il contributo delinea l’impianto normativo in tema di pianificazione portuale, prima e dopo l’entrata in vigore della legge n. 84/1994, e affronta il tema – da tempo dibattuto – del rapporto tra pianificazione portuale e pianificazione urbanistica, alla luce dell'impostazione accolta dalla giurisprudenza amministrativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.